Nel laborioso e benestante Nord-Est Grazia lavora e non vede una lira

Società e Cultura Nel laborioso e benestante Nord-Est Grazia lavora e non vede una lira GRAZIA, la chiameremo così, è nata a Udine, nel laborioso e benestante Nord-Est, nella prima metà degli Anni Settanta. Periodo di crisi economica e sociale, la prima metà degli Anni Settanta: come la seconda metà degli Anni Novanta, periodo in cui Grazia cerca lavoro. Veramente, lei una professione ce l'avrebbe, visto che è geometra; ma è una geometra sottoccupata. Categoria misconosciuta e infida, quella dei sottoccupati: migliaia di giovani che entrano nelle aziende per fare uno stage (otto ore al giorno non pagate) e ne escono dopo aver ottenuto una collaborazione esterna (poche ore al mese mal pagate). Grazia è sottoccupata dal 1992, cioè da quando si è diplomata. Forse a quest'ora potrebbe avere il suo posto fisso in qualche banca o ditta, se avesse realizzato il sogno dei suoi genitori: ma Grazia sogna di realizzarsi, e cioè di ascendere alle vette delle libera professione, quindi il suo primo passo è stato affrontare i due anni obbligatori di praticantato, lavorando presso uno studio di architettura. Non male, no?, anche perché l'architetto aveva promesso di pagarla poco, ma di pagarla: un bel traguardo, considerato che nessuna legge obbliga il datore di lavoro a stipendiare un praticante. Già. Peccato che passino due mesi, tre, dieci, e Grazia non vede una lira. E può protestare quanto vuole: l'architetto la paga a singhiozzo e, siccome considera il suo lavoro una «prestazione occasionale», pretende che gli venga rilasciata Geomsottocsognrealiz metra upata a di zarsi una regolare fattura: fattura che Grazia, regolarmente e amaramente, rilascia. E il praticantato finisce: di collaborare come professionista con l'architetto non se ne parla, perché lui non è d'accordo sulla divisione degli onorari (che non voglia dividerli affatto?), e Grazia si ritrova senza lavoro. Non le resta che investire i risparmi in francobolli e spedire domande: e dopo tre mesi, inizia a lavorare per due periti. Pratiche catastali e impianti idrici e gas che non danno grande soddisfazione, ma si sa: tutto fa curriculum. Peccato che, a fine '95, uno dei due periti chiuda l'azienda e a Grazia resti una collaborazione sola: deve. aspettare il '97 per trovarne un'altra, molto interessante ma, ovvio, molto discontinua. La situazione, quindi, non è rosea. Basta fare due conti: in media, Grazia non arriva a un milione al mese. Pochino. E ogni anno ci sono le tasse, spaventose a partire dal nome: Iva, Iciap, Irpef, Inps, Ssn, e poi l'albo professionale, l'assicurazione e il bollo dell'auto (esosi perché il suo è un «veicolo a uso promiscuo», e poco importa se lei va in bici). Insomma, Grazia lavora per coprire i costi che la sua stessa professione le impone. Forse andrà meglio fra qualche anno, quando si terrà conto della sua competenza e non della sua età: nel frattempo, nel laborioso e benestante Nord-Est, Grazia continua a far code alle quattro del mattino davanti al catasto per compilare le sue pratiche. Alessandra Montrucchio Geometra sottoccupata sogna di realizzarsi 4)

Persone citate: Alessandra Montrucchio, Nord-est Grazia

Luoghi citati: Udine