«Per il nonno moroso paga l'erede»

L'assessore: «Impossibile accollarci per tutti le spese di ricovero. Le famiglie devono prendersi le loro responsabilità» L'assessore: «Impossibile accollarci per tutti le spese di ricovero. Le famiglie devono prendersi le loro responsabilità» «Per il nonno moroso pago l'erede» // Comune di Bologna contro l'emergenza anziani BOLOGNA. I figli e i nipoti non pagano la retta per assistere gli anziani nelle case di riposo? Il Comune di Bologna ha pensato di rivalersi sui lasciti del nonno, come la casa di proprietà o i Bot in banca, entrando nell'asse ereditario per recuperare le somme anticipate. La proposta è dell'assessore al Bilancio Flavio Delirano, docente di Economia politica, alle prese con le casse del Comune sempre meno piene e la lista di chi chiede un ricovero sempre più lunga. L'ipotesi è allo studio dell'ufficio legale del Comune, ma sono già arrivati autorevoli pareri a favore, a partire da Stefano Zamagni, uno degli autori del documento della commissione Onofri sulla riforma del Welfare, fino a Ugo Ruffolo, docente di Diritto civile e noto difensore dei consumatori in tv. Ma le opposizioni di centrodestra sono insorte, definendo l'idea del «Comune-erede» come «un colpo di sole» dell'assessore e «una forma di ricatto». Perplessi i pensionati del sindacato Spi-Cgil: «Gli anziani mica sono ricchi, anzi, la maggioranza ha un reddito sotto la soglia di povertà». Ma da dov'è nata la proposta? «Oggi spendiamo 17 miliardi all'anno per i sussidi a mille anziani non autosufficienti - spiega l'assessore Delbono - ma vogliamo assistere sempre più persone. Come finanziare i nuovi servizi? Con equità, secondo il principio che i più deboli li dobbiamo assistere, i meno deboli devono dare qualche contributo». Già oggi, in parte, funziona così. Se un anziano non è autosufficiente e la famiglia non può assisterlo in casa, il quartiere di residenza ha l'obbligo di ricoverarlo in case di riposo, convenzionate o no con il servizio sanitario. La retta a Bologna varia dai tre milioni e mezzo fino ai cinque milioni al mese. L'anziano contribuisce con la propria pensione, che quasi mai riesce a coprire la tariffa. Quindi interviene un'integrazione di un milione 200 mila lire da parte dell'Usi e il resto lo mette il Comune. Ecco, allora, l'idea dell'assessore. Visto che oggi il contributo del ricoverato viene solo dalla pensione, mentre magari ha figli con redditi alti che sfuggono all'obbligo dell'assistenza economica, il Comune potrebbe, dopo che l'anziano è passato a miglior vita, rivalersi sull'eredità per recuperare il «credito». Un'ipotesi bizzarra? Mica tanto, visto che persino Zamagni, che di Stato sociale se ne intende, l'ha giudicata praticabile e «in linea con i risultati della commissione Ono¬ fri». «Non è un'idea malvagia - ha commentato - e somiglia tanto al prestito d'onore per gli studenti universitari. In questo caso lo Stato anticipa una somma che poi lo studente restituirà quando avrà un lavoro. Nel caso degli anziani, il Comune anticipa la somma per l'assistenza, poi cercherà di riprendersela». Un parere giuridico favorevole è arrivato da Ruffolo, che anzi ha suggerito all'assessore di Bologna ima strada più semplice. Invece di aspettare il testamento e di correre dietro agli eredi, l'ente locale potrebbe stringere un «patto» con l'anziano attraverso un'obbligazione contrattuale che si trasferisce con l'eredità. In pratica, l'assistito matura un debito con il Comune, che gli anticipa il contributo per la casa di riposo. E poiché i parenti ereditano sia debiti che crediti, il gioco è fatto. Il problema dell'assistenza agli anziani a Bologna sta diventando un'emergenza. Secondo i dati forniti dall'assessore alle Politiche sociali, Lalla Golfarelli, in città ogni anno 1500 persone compiono 75 anni. Ora gli anziani con più di 75 anni sono oltre 40 mila, su una popolazione totale di circa 380 mila residenti, e si calcola che nel Duemila saranno quasi 50 mila. Senza dimenticare che circa 30 mila «over 65» vivono soli. Roberta Castellano Gli anziani sono il 20% degli italiani UOMINI pianeta anziani PERSONE OLTRE I 60 ANNI DONNE 11.000.000 7.000.000 5.000.000 CONDIZIONI ECONOMICHE POSSIEDE LA CASA 79.7%J LAMENTA SPESE TROPPO ALTE 48,6^ LAMENTA UNA CASA TROPPO PICCOLA 13.4%1 HA UN ALLOGGIO IN CATTIVE CONDIZIONI 7,4% VITA FAMILIARE

Persone citate: Delbono, Flavio Delirano, Lalla Golfarelli, Onofri, Roberta Castellano, Ruffolo, Stefano Zamagni, Ugo Ruffolo, Zamagni

Luoghi citati: Bologna, Comune Di Bologna