Auto blu, scuderia in disarmo

Auto blu, scuderia in disarmo Auto blu, scuderia in disarmo Mappa del Tesoro: solo il 16% in buono stato ROMA. Sarà anche uno «status symbol» del potere riservato ai grand commis e ai ministri, ma certo è un po' scalcinato. Il parco pubblico delle «auto blu», contro cui si sono scatenati ripetutamente gh strali dell'ex rninistro Raffaele Costa, e non solo, non farebbe gola a un acquirente oculato. Infatti, nella grande autorimessa statale solo il 16% dei mezzi può essere considerato «in condizioni ottimali». Sui 17.382 veicoli posseduti da 242 enti o aroministrazioni pubbliche, il 66% è stato immatricolato prima del '91, un altro 65% ha macinato oltre 100 mila chilometri e il 75% ne fa in media 15 mila l'anno. «Se è un parco-auto così acciaccato è evidente che negli ultimi 7-8 anni si sono evitati degli sprechi, che c'è stata un'inversione di tendenza», sottolineano al Tesoro. Da sfatare anche il mito delle grosse cilindrate. Solo il 35% supera i 1600 ce; in testa alle preferenze, la Fiat Croma. Ma si scoprono anche altre curiosità nella «scuderia» della Repubblica: vi sono parcheggiate non solo berline di rappresentanza, ma pure mezzi più aghi e risparmiosi come 91 «ciclomotori blu» e 200 motociclette. E ancora: due autotreni, tre autoarticolati, 22 autocaravan, 144 macchine agricole, 55 natanti e persino i cavalli (sono in carico 18 autoveicoli per uso specifico). Guida la classifica dei maggiori beneficiari dei veicoli di Stato la Croce Rossa con 6097 mezzi. Segue il rninistero di Grazia e Giustizia con 3404. A quota 629 il ministero dei Trasporti, mentre superano i 300 mezzi quello dei Lavori Pubblici, l'Enea e con 321 veicoli si piazza, a sorpresa, l'Ente autonomo per l'acquedotto pugliese, tallonato dall'Inps con 316 mezzi. Questi dati emergono dalla prima tranche del censimento commissionato al Provveditorato generale dello Stato, dopo l'ultimatum del mini¬ stro Carlo Azeglio Ciampi per una mappa aggiornata sugli autoveicoli in dotazione nelle amministrazioni pubbliche. Una «fotografia» ancora parziale: ai solleciti non hanno ancora risposto i ministeri della Difesa, Interni e Giustizia. Tra l'altro, non sono resi noti - spiegano al Tesoro - i mezzi in dotazione alle forze dell'ordine, per motivi di sicurezza. E, nonostante Ciampi avesse indicato fine luglio per avere la «fotografia» completa, bisognerà attendere settembre per conoscere anche il numero dei dipendenti addetti alla guida delle auto, la loro retribuzione complessiva e il tempo medio di utilizzo del personale. Non solo. Dovranno essere forniti pure i resoconti di altri costi, tra cui le bollette per i «telefonini blu», benzina, assicurazione, tasse automobilistiche e riparazioni. Operazione-risparmio e trasparenza per un'analisi tecnico-economica sui costi dell'intero sistema, prima di provvedere, come previsto dalla Finanziaria '97, al «taglio» del 20% delle «auto blu» e alla privatizzazione di buona parte dei servizi relativi. Sta per finire l'era delle «auto blu», bersaglio della lotta agli sprechi? Ma anche oggetto di scambio politico. Alla vigilia di un minacciato sciopero generale, nel novembre del '94, alla Camera venne bocciato un emendamento volto a destinare 2 miliardi per le auto dello Stato, un segnale per placare i sindacati sul fronte della riforma delle pensioni. All'indomani si leggeva sui giornali: «Il governo cade sulle auto blu». Ma non resiste all'auto blu un anti-statalista come il sindaco leghista di Pavia Pazzi per raggiungere la prima riunione del Parlamento del Nord a Mantova, scatenando accese critiche. E nel '96, l'emendamento dell'azzurro Costa alla Finanziaria, cancella il diritto all'uso dell'auto di Stato per chi ha cessato di ricoprire incarichi pubblici, lasciando a piedi politici eccellenti come Cossiga, Amato; De Mita. Il ragioniere generale dello Stato Monorchio fa i conti: «Il risparmio non supererà una cinquantina di miliardi di lire. Gh sprechi vanno eliminati - dice - ma la correzione si fa con le cose più importanti». Ma in tempi di parametri di Maastricht e di moneta unica europea, ben vengano anche i piccoli risparmi. Ciampi ne sembra convinto. [st. ci Il ministro per l'Economia Carlo Azeglio Ciampi

Persone citate: Carlo Azeglio Ciampi, Ciampi, Cossiga, De Mita, Monorchio, Raffaele Costa

Luoghi citati: Mantova, Pavia, Roma