I PROFESSIONISTI di Giovanni Bianconi

I PROFESSIONISTI I PROFESSIONISTI LPERUGIA A frase-chiave per capire dove punta l'ultima inchiesta su «toghe» e malaffare, si incontra alla fine della seconda pagina. Poche righe scritte nel solito, arcaico linguaggio di ordinanze e sentenze: «Occorre rilevare - affermano i giudici del tribunale della libertà a proposito del trio Bonifaci-MelpignanoSavia - come la molteplicità degli episodi, nonché la complessità e rilevanza endoprocedimentale dei rapporti economico-finanziari degli indagati tutti, forniscano un quadro d'insieme di alta professionalità nell'organizzazione di attività di condizionamento degli apparati pubblici». A parte il termine encìoproceclimentale, non è difficile cogliere il senso della denuncia: il costruttore, l'avvocato e il giudice finiti in carcere con l'accusa di corruzione erano in grado di manovrare e dirigere a loro piacimento interi «apparati». Che poi sarebbero, nel caso specifico, la magistratura inquirente, la Guardia di Finanza, gli enti pubblici che distribuiscono denaro attraverso gli appalti, le banche che consentono le operazioni per creare «fondi neri» e tangenti. E l'avrebbero fatto con «alta professionalità», forti dei loro uffici e di Giovanni Bianconi CONTINUA A PAG. 8 PRIMA COLONNA

Persone citate: Bonifaci