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«Il lupo italiano rischia di sparire per sempre» IL CASO «Il lupo italiano rischia di sparire per sempre» «FORESTALE» A 4 ZAMPE URA ormai da anni il rapporto di collaborazione fra l'Etli, l'ente per la tutela del lupo italiano e il Corpo Forestale dello Stato che utilizza questi animali per interventi di protezione civile. «I risultati ottenuti dal loro impiego accanto ai Forestali - spiega Mario Messi, presidente dell'Etli - sono straordinari: il lupo italiano possiede doti di resistenza straordinarie, è utilissimo per le ricerche di persone scomparse». Ma l'Etli, che alleva i suoi animali nel canile di Cumiana, sta attraversando un momento difficilissimo. Ancora Messi: «La Finanziaria del '97 ha concesso mezzo miliardo per la nostra attività; manca però il decreto attuativo del provvedimento: se non arriva, rischiamo di vedere andare in fumo il lavoro di tutti questi anni». Il lupo italiano ha avuto come madrina d'eccezione Stefania Belmondo, la campionessa di fondo in forza al Corpo Forestale dello Stato. «Anche la Regione Piemonte ha eletto questo animale a mascotte della protezione civile regionale - aggiunge Messi -; siamo al paradosso: essere diventati "fornitori" di un corpo statale e non poter ricevere i contributi per altro stabiliti per legge». Tre disegni di legge sul lupo italiano, dal '91 al '94, sono naufragati per lo scioglimento anticipato delle Camere: «Sarebbe sufficiente che il ministero per le Politiche agricole predisponesse un nuovo disegno di leg¬ ge per poter avere finalmente una boccata d'ossigeno. Il privato ha ormai fatto la sua parte, è il momento che anche lo Stato mantenga le promesse fatte» aggiunge Messi. Gli animali vengono dati in affidamento («non riceviamo denaro, né dal Corpo Forestale, né dai privati che vogliono un lupo» spiega Messi) secondo un disciplinare rigoroso, che viene fatto rispettare da una commissione tecnico-scientifica presieduta dal professor Bosticco. «La disponibilità dei 500 milioni concessi dalla Finanziaria potrebbe permetterci di guardare al futuro con un pizzico di ottimismo in più» conclude Messi. Guido Novaria