Tunisino spacciatore con tanti nomi
Oggi i rilievi delle impronte digitali del nordafricano sgozzato nel suo alloggio Oggi i rilievi delle impronte digitali del nordafricano sgozzato nel suo alloggio Tunisino, spacciatore con tanti nomi Dubbi sull'identità dell'ucciso - Mourad Dridi, 30 anni, clandestino, originario di Tunisi, in Italia dal 1989, con un unico precedente penale per possesso di droga rilevato dalla polizia di Roma in quello stesso anno. E' davvero questa l'identità del boss della droga trovato sgozzato lunedì pomeriggio nell'appartamento preso in affitto in via Bene Vagienna 31? Il suo assassinio sta forse a significare che è cominciata una «guerra» fra bande di extracomunitari per il controllo del sempre più redditizio mercato della droga? Negli uffici della Mobile in queste ultime ore la prudenza è estrema. In possesso degli uomini della squadra omicidi, diretta da Claudio Cracovia, per ora c'è solo la fotocopia di una vecchia patente di guida straniera. In più la certezza che la vittima era uno spacciatore di buon livello. E fra gli inquirenti cresce anche il sospetto che negli ultimi otto anni in cui ha vissuto in Italia, il presunto Mourad Dridi, possa aver utilizzato diverse identità. Una certezza in questo senso si potrà avere solo domani, dopo l'autopsia e i rilievi dattiloscopici. A quel punto gli mquirenti saranno in possesso delle impronte digitali della vittima e potranno effettuare confronti e controlli incrociati grazie alle migliaia di impronte di tutti i cittadini stranieri, finora memorizzate nel calcolatore elettronico del Ministero degli Interni. Intanto i poliziotti della MobUe hanno interrogato cinque tunisini che conoscevano l'ucciso. Due erano in un alloggio al primo piano di via Cagliari 18, il cui contratto di affitto era ancora intestato alla vittima, così come quello di via Bene Vagienna. Ha indicato anche alla polizia l'agente immobiliare che gli aveva trovato casa in zona Santa Rita. «A me ha detto che doveva cambiare casa. Perché dove abitava prima, ormai era diventato un porto di mare: connazionali che si recavano da lui per mangiare, dormire, scroccare». Dridi risultava comunque privo di permesso di soggiorno. Così come i cinque connazionali interrogati nella notte, a carico dei quali la polizia ha poi emesso un provvedimento di espulsione dall'Italia. Provvedimenti attuati in casuale sintonia con quanto richiesto proprio la sera precedente, con un comunicato stampa, dall'Unione di Centro di Raffaele Costa. In sintesi l'esecutivo regionale piemontese ha invitato il Governo a predisporre, nell'ambito delle leggi legate alla Finanziaria, due nuove norme. Una che preveda il reato di ingresso illegale in Italia e un'altra che faciliti l'espulsione dall'Italia del cittadino straniero clandestino o che abbia commesso reati gravi. Ivano Barbiero - Alcun! degli extracomunltari tra cui prostitute e spacciatori trovati senza permesso di soggiorno dovranno lasciare il nostro Paese Ma molti di questi conoscono i trucchi per eludere I provvedimenti di espulsione
Persone citate: Claudio Cracovia, Dridi, Ivano Barbiero, Mourad Dridi, Raffaele Costa
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