La «zavorra» della giustìzia

Concessi 5 anni di tempo per esaminare i fascicoli pendenti al 30 maggio '95 In Tribunale verranno create sezioni speciali per eliminare la montagna di vecchi processi civili La «zavorra» della giustìzia «Smaltiremo 19 mila cause arretrate» «E' un'ottima legge che potrebbe determinare finalmente un salto di qualità nella giustizia civile. E' la grande occasione che non si deve perdere per rispondere alle aspettative dei cittadini stanchi di processi interminabili, di continui rinvii». C'è ottimismo nelle parole di Mario Garavelli, presidente del tribunale, da oltre un anno. La legge sulle sezioni stralcio entra in vigore tra una settimana: la normativa cui è affidato il compito di azzerare le cause pendenti presso i tribunali civili, a Garavelli piace. E non lo nasconde. Forse la Cenerentola, come è sempre stata considerata la giustizia civile, sta per uscire finalmente dal tunnel in cui era finita negli ultimi decenni. Causa civile è sempre stata sinonimo di lentezza, di ritardi, di rinvii irifiniti. Avvocati e giudici si incontravano all'udienza solo per fissare quella successiva. E poi c'erano i magistrati che venivano trasferiti e lasciavano migliaia di fascicoli incompleti ai «successori». Un marasma di cui, come una litania, si parlava ad ogni inaugurazione di anno giudiziario. Parole vuote, sempre identiche. Mentre il cittadino che aspettava 10-15 anni per avere una sentenza, perdeva anche gli ultimi spiccioli di fiducia nella magistratura. Garavelli: «Poi, dopo un lungo travaglio, è arrivato il nuovo processo civile: il 30 maggio '95 è una data importante. Da quel giorno si è voltata pagina. Il nuovo codice ha detto basta alle lungaggini, Niente più rinvii inutili. Gli avvocati devono presentare tutti i documenti alla prima udienza. E la sentenza viene emessa in tempi più che ragionevoli». Anche se ogni anno arrivano ben 8-9 mila nuove cause. Il presidente Garavelli crede nella nuova «era civile»: «Con il nuovo codice i giudici lavorano bene, e con maggiore soddisfazione, perché i risultati si vedono». Per la prima volta negli ultimi anni si è riusciti ad invertire la tendenza: «Siamo arrivati a toccare quota 40 mila processi "vecchi", un lotta senza fine. E, invece, dal '95 l'arretrato sta veramente "arretrando" le posizioni. Siamo scesi a 27 mila fascicoli pendenti». Adesso, in base alla nuova legge, toccherà alle sezioni stralcio eliminare definitivamente il «vecchio», troncare quella palla al piede che per decenni ha bloccato il giudice civile. Tra le cause più datate, ce n'è qualcuna che risale addirittura al 1980. Come un contenzioso tra il ministero delle Finanze e gli eredi dei protagonisti dello scandalo petroli. La task-force di toghe voluta dal ministero di Grazia e Giustizia per aggredire la montagna di arretrato prevede mille nuovi giudici aggregati. Avranno cinque anni di tempo per far piazza pulita dei fascicoli pendenti al 30 maggio '95: i processi, cioè, che devono essere ancora celebrati con il vecchio rito. Sono 19 mila, dei complessivi 27 mila pendenti in via delle Orfane 20.1 giudici-stralcio saranno scelti tra gli avvocati dello Stato, i magistrati a riposo, gli avvocati (sia in servizio sia a riposo) e i ricercatori universitari di materie giuridiche. Ma quanti sono, i fascicoli da smaltire? Il Csm ha stimato in 844 mila l'arretrato civile in tutta Italia. Ma la cifra è solo indicativa. Entro la fine di settembre ogni tribunale deve fornire i dati precisi sulle pendenze al ministero. Che a sua volta - entro il 20 novembre deve indicare le sedi dove saranno istituite le sezioni stralcio, che inizieranno a operare nell'autunno '98. C'è però un problema. Bisognerà infatti designare con un concorso i nuovi giudici, ammesso che si riesca a reclutarli: qualcuno, in proposito, solleva dei dubbi. La nomina comporta infatti per gli avvocati la cancellazione dall'albo. C'è il rischio che solo i legali meno bravi scelgano quella strada. «Non credo che questo possa accadere a Torino, che ha un ottimo foro - sostiene Garavelli -. Moltissimi laureati in pensione, come ha dimostrato l'istituzione del giudice di pace, ritrovano slancio ed entusiasmo, in questa attività. Io, se fossi in pensione, lo farei gratis». I nuovi giudici percepiranno 20 milioni all'anno a titolo di indennità e 250 mila lire per ogni sentenza o verbale di conciliazione. Per far piazza pulita dell'arretrato si calcola che ognuno dei mille giudici dovrà esaminare dalle 150 alle 170 cause l'anno, nei 5 anni di attività. Una cifra non certo proibitiva. Cinque anni per risorgere: è la sfida della giustizia civile. Nino Pietropinto Concessi 5 anni di tempo per esaminare i fascicoli pendenti al 30 maggio '95 L'ARRiTOfO CHI STA PEGGIO CHISTAMEGU0 1 R0MA 73.272 1 0RVIET0 200 2 NAP0LI 46.752 2 MISTRETTA 263 3 MILAN0 44.263 3 CREMA 313 4 TORINO 19.827 4 T0RT0NA 357 5 FIRENZE 18.122 5 CAMERINO 376 6 BARI 17.398 6 M0NTEPULCIAN0 500 7 MESSINA 16.250 7 NICOSIA 503 8 CATANIA 15.464 8 LANUSEI 518 9 PALERMO 15.136 9 V0GHERA 559 10 BRESCIA 13.902 10 L0DI 559 L'arretrato delle cause civili che passeranno alle sezioni stralcio Fonte: stime del Csm su dati Istat ', '„...'.-. . . .' . ■ , Sotto, il presidente del Tribunale Mario Garavelli, e a destra la sede del Tribunale civile

Persone citate: Garavelli, Mario Garavelli, Nino Pietropinto