Rudic: «Ci ignorate? Meglio vinceremo» di Giorgio Viberti

29 Europei di nuoto a Siviglia, in vasca il Settebello Rudic: «Ci ignorate? Meglio, vinceremo» SIVIGLIA DAL NOSTRO INVIATO Un mese e mezzo fa, sempre qui in Spagna, la Nazionale di basket conquistò un argento agli Europei di Barcellona che l'ha riportata dopo anni nell'elite internazionale. Da oggi a un'altra domenica cercheranno di imitarla gli azzurri di nuoto, pallanuoto, tuffi, fondo e nuoto sincronizzato, presentatisi con granai velleità e una formazione mai così numerosa, alla rassegna continentale di Siviglia. Pare legittimo pensare di poter ripetere l'exploit degli Europei di Bonn '89, quando Lamberti - dominando i 200 con record mondiale tuttora imbattuto - trascinò il nuoto alla conquista di 4 ori, 1 argento e 5 bronzi, ai quali si aggiunse il 3° posto dei pallanotisti. L'ottimismo che aleggia in questi giorni nel clan italiano non è soltanto figlio dell'entusiasmo: forse per la prima volta la nostra rappresentativa punta al podio in tutte e cinque le discipline in programma. E' sempre il nuoto a creare le suggestioni più elettrizzanti, grazie soprattutto ai «gemelli» Brembilla e Rosolino, primi nelle classifiche stagionali dei 400 stile libero e secondi rispettivamente nei 200 e 1500 si. Poi ci sono Merisi, bronzo ad Atlanta nei 200 dorso dietro due americani e la Tocchini, argento europea nei 100 farfalla due anni fa a Vienna. Infine si spera nella 4x 100 mista femminile e negli eterni Manuela Dalla Valle (100 rana) e Stefano Battistelli (400 misti), guarda caso sul podio già a Bonn '89. Per le prime risposte bisognerà aspettare martedì prossimo. Da oggi, invece, cominciano la rincorsa alle medaglie le sincronette (solo, duo e a squadre), i tuffatori (con la curiosa novità dei tuffi sincronizzati a coppie) e le squadre di pallanuoto, con Setterosa e Settebello nello scomodo ruolo di campione in carica. Nel pomeriggio le ragazze di Forroiconi affrontano le spagnole, gli azzurri di Rudic ritrovano invece la Grecia contro la quale di recente hanno rimediato solo una sconfitta (Coppa del Mondo) e un pareggio (Giochi del Mediterraneo). Ad animare la vigilia del Settebello, già molto delicata, ci ha pensato il et azzurro, che ieri ha tuonato contro i mass-media: «Mi sento offeso per la scarsa attenzione riservata alla nostra squadra che pure ha vinto gli ultimi due Europei». E' l'ennesimo colpo a sorpresa di Rudic, fra i pochi et azzurri risparmiati dall'epidemia che ha falcidiato invece i suoi illustri colleghi Sacchi, Velasco, Messina e, ultimo, Panatta. Il santone serbo-croato sa ciò che fa; durante la finale dei Giochi di Barcellona '92 si azzuffò con il et spagnolo, agli Europei di Sheffield '93 inventò un immotivato silenzio stampa, in quelli di Vienna '95 fece allenare gli azzurri con le ragazze del Setterosa, mentre ai Mondiali di Roma '94 si tuffò in acqua vestito per sedare una rissa fra italiani e ungheresi. In tutti i casi il Settebello ha sempre vinto l'oro. Di colpi ad effetto Rudic se ne intende: cediamogli la scena, dunque, e che lo spettacolo cominci. Giorgio Viberti Rudic, et azzurro, ha tuonato ieri contro i mass-media colpevoli di aver riservato scarsa attenzione alla squadra campione d'Europa; ma le sue «esternazioni» portano bene: ogni volta l'Italia vince la medaglia d'oro