«Vittoria in Belgio punti a Monza»

ero più veloce di lui non poteva passare» FORMULA 1 Ieri il tedesco ha simulato una gara, ma il motore «barradue» non ha retto fino in fondo «Vittoria in Belgio, punti a Monza» Ipijani di Schumi per frenare l'assalto di Villeneuve i l h i idi di MONZA. I tifosi della Ferrari non sono sportivi, ma assolutamente di parte. E sempre fedeli: ottomila spettatori paganti ieri sulle tribune deU'autodromo nazionale, per vedere quattro vetture girare in alternanza. Applausi a scena aperta per Schumacher e per lo stupito danese Jan Magnussen alla guida della sua bianca Stewart. Fischi sonori, invece, in direzione delle Williams di Frentzen e Boullion. La fede per Maranello è incrollabile. Neppure quando nel tardo pomeriggio Michael è rientrato ai box a motore ammutolito, interrompendo una simulazione di gara la gente sugli spalti ha avuto nulla da ridire, anzi ha continuato a battere imperterrita le mani. «Sono stato io - ha poi raccontato il pilota - a spegnere il motore alla curva Parabolica, quando mi sono reso conto che c'era stato un calo di potenza. Non so cosa sia successo perché non sono un mago, ma è evidente che c'é ancora un problema. Ora il propulsore andrà in officina e domani ci diranno di cosa si tratta». Il V10 definito «barradue» fa dannare la Ferrari. E' più potente e dispone di una migliore utilizzazione del modello standard, ma al momento non offre quelle sicurezze che Maranello cerca per non incorrere in brutte sorprese. Dopo aver vinto in Francia al suo debutto, il nuovo motore è stato usato solo più in qualificazione. In verità pare si tratti di un motore che necessita di temperature ambientali non troppo elevate. Ieri a Monza c'erano trenta gradi all'ombra e 51 sull'asfalto. Fra l'altro, il test effettuato nel circuito lombardo non è stato del tutto negativo. In totale Schumi ha percorso 70 giri, circa 404 chilometri. Tuttavia almeno trenta giri se ne sono andati con la messa a punto dell'assetto nella mattinata e le regolazioni aerodinamiche prima della simulazione. Quindi la prova di gara vera e propria - con un pit-stop realistico - è durata per quaranta tornate. E il G. P. d'Italia il 7 settembre sarà disputato sulla distanza di 53 giri. «Certo, sono un po' preoccupato - ha aggiunto Michael - ma abbiamo ancora tempo a disposizione per trovare delle soluzioni utili. Stamane girerò per mettere ancora a punto la vettura. Nel pomeriggio se arriverà l'ok da Maranello tenteremo un'altra volta di completare una corsa. Non è neppure escluso che si rimandi a domani». Durante la giornata il corridore di Kerpen ha montato sulla F310B pneumatici duri. E, a questo proposito, è tornato brevemente sulla gara di domenica a Budapest. «E' stato, a ragion veduta, un errore usare gomme tenere. Ma lo abbiamo fatto, tutti d'accordo con i tecnici della squadra, così come McLaren, Benetton e Sauber. Forse ci ha ingannato la temperatura più fresca del venerdì e del sabato». Schumi ha respinto l'accusa di essere stato aiutato da suo fratello: «Ralf avrebbe potuto fare una cosa stupida: tentare di superarmi. Anzi ha cercato di farlo, ma la mia Ferrari era ancora veloce soprattutto nell'ultima curva che immette sul rettilineo: per questo lui non poteva attaccarmi». Gomme e motori, si può dire usando una perifrasi, gioie e dolori. Ma cosa succederà nelle prossime gare decisive per il campionato? «E' inutile parlare ancora della sfida per il titolo - ha risposto Schumi - meglio pensare ai fatti. La Ferrari sta impegnandosi al massimo per preparare il finale di stagione. Considerando tutto mi andrebbe bene di vincere fra due domeniche in Belgio e di fare punti buoni a Monza nel Gran Premio d'Italia. Considero la pista di Spa molto adatta alle mie caratteristiche di guida e alla nostra vettura. Laggiù si potrà anche correre con il motore vecchio, ma qui sarà più difficile. Ci vorrebbe proprio il «barradue». Vedremo, è inutile fare piani a più lunga scadenza». Ieri in pista, come si è detto, anche due Williams e una Stewart. Frentzen ha fatto segnare il miglior tempo in l'25"050, davanti a Schumacher (l'25"599), a Magnussen (l'25"790) e a Boullion (l'26"535). Ma la Ferrari ha girato anche a Fiorano con Irvine che ha compiuto 65 giri, lavorando su assetti e forse anche sull'elettronica. Monoposto al lavoro pure al Mugello con Sauber e Prost. Morbidelli con la vettura del team svizzero ha ottenuto il miglior tempo in l'26"55. Intanto fonti vicine a Fisichella hanno fatto sapere che la disputa fra Jordan e Benetton per avere il pilota romano nel 1998 si è conclusa: Giancarlo sarà con la scuderia anglo-italiana. Eddie Jordan, che è vicino a prendere Alesi, ha ricevuto un compenso per la sua rinuncia. Cristiano Chiavegato «Non è vero che mio fratello Ralf ha voluto aiutarmi in Ungheria: ero più veloce di lui non poteva passare» «Il circuito di Spa si adatta molto bene alla mia Ferrari: potreianche usare in gara il vecchio propulsore» Anche oggi Schumacher sarà in pista a Monza per preparare il G. P. del Belgio