FAVOLA DA VERIFICARE

«Vi mostrerò la stanza segreta della sapienza» FAVOLA DA VERIFICARE L A notizia è una di quelle che lasciano gli archeologi alquanto perplessi. Sappiamo infatti che i documenti egiziani - ormai leggibili a tutti per sillogi e traduzioni ed esegesi - rispecchiano una medicina alquanto progredita, ma una matematica e un'astronomia sviluppate soltanto a fini utilitaristici, prive tra l'altro di trigonometria. Pure utilitaristica la magia, quasi ignara in particolare di astrologia. Quanto poi alla storiografia, gli egizi la intesero soltanto quale cronaca; invece ignorarono l'anamnesi degli eventi, la ricerca dei loro fattori nel passato. Al di là, stanno i miti innescati da Platone, che parlò di una scienza egizia mirabile, poi sviluppati dai neo-platonici e dai maestri dell'ermetismo, che raccolsero sotto titolo di «egizia» la magia babilonese e siriana assai più avanzata. Di qui gli altri miti recenti: le teorie assurde di tipo matematico e astronomico dei piramidologi e dei loro successori fino ad oggi; gli inserti tra le fonti storiche dei racconti di Giuseppe e dell'Esodo, che la critica neotestamentaria ha ormai dimostrato essere dei racconti, appunto poetici e de¬ sunti da narrazioni egizie e cananee; infine la favola della camera nascosta, contenente libri sapienziali, già coniata dagli egiziani antichi e tuttora ripetuta, tra l'altro nella versione del tempio sotto la Sfinge. Ciononostante, nessuna ipotesi va scartata a priori: i signori Appleby e Child certo non mancheranno di sottoporre una relazione circostanziata circa la loro scoperta, agli ebraisti per verifica se veramente tra le pieghe dell'Antico Testamento si annidano riferimenti al Libro dei Morti, che però venne redatto nel Nuovo Regno, quindi agli egittologi, per accertare se quegli spunti derivino dai Testi delle Piramidi, redatti durante l'Antico Regno e i soli intitolati a serbare, semmai, notizie di tempi arcaici. Se tutto procede per il meglio, certo il Service des Antiquités de l'Egypte, sempre aperto ad ogni proposta, purché ragionevole, vagherà per analisi topografica la probabilità di una siffatta giacenza, onde approvare alla fine un programma di ricerca e di scavo. Silvio Curio Le piramidi di Giza testimonianza di una civiltà che nasconde ancora molti affascinanti segreti

Persone citate: Appleby, Child, Platone, Silvio Curio