Ups minaccia 15 mila licenziamenti

Hi Fallite le trattative con il sindacato, da 8 giorni consegne bloccate Ups minaccia 15 mila licenziamenti Linea dura contro lo sciopero dei Teamsters NEW YORK. La Ups ha deciso di adottare la linea dura con il sindacato dei Teamsters, il sindacato che rappresenta oltre 185 mila dipendenti Ups e che da otto giorni ha interrotto gran parte delle operazioni del principale operatore statunitense delle spedizioni espresse. La società ha comunicato ieri che, in conseguenza della perdita di clienti causata dallo sciopero, potrebbe licenziare 15 mila dipendenti che hanno aderito alla vertenza. Il presidente della confederazione generale dei sindacati statunitensi Afl-Cio, John Sweeney, ha dichiarato ufficialmente il proprio appoggio allo sciopero nazionale indetto dai Teamsters ed ha promesso aiuti finanziari ai lavoratori in sciopero, per un totale di 10 milioni di dollari alla settimana. Lo sciopero era scattato dopo il fallimento del¬ le trattative tra sindacato autotrasportatori e compagnia sulle differenze di trattamento tra dipendenti a tempo pieno (22 dollari l'ora) e parttime (60%, 11 dollari), e sul grande impiego di questi ultimi, ritenuto dall'azienda necessario per mantenere la competitività. Allo sciopero ha subito aderito anche la Independent Pilot Association, con i 2000 piloti impegnati nel servizio di spedizioni aeree Ups. La società è leader mondiale del settore. Negli Usa gestisce, in condizioni normali di servizio, oltre 12 milioni di spedizioni il giorno: gran parte della mole di consegna si è ora riversata sui concorrenti privati Federai Express e Airborne Express, e sulle poste federali. Neppure gli incontri del segretario del Lavoro Alexis Herman con il sindacato Teamsters e con i rappresentanti dell'azienda sono serviti a smuovere le posizioni.

Persone citate: Alexis Herman, John Sweeney, Pilot

Luoghi citati: New York, Usa