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«Troppo garantismo può costar caro» «Troppo garantismo può costar caro» 7/ sindaco: si rischia di scatenare l'intolleranza Una soluzione? Permessi di soggiorno regionali RIMINI. «La cultura ipergarantista rischia di creare problemi d'intolleranza» dice Giuseppe Chicchi, sindaco pidiessino di Rimini (nella foto), puntando l'indice sulla legge che regola il «fenomeno» dell'immigrazione nel nostro Paese. E lo dice, non solo perché gli episodi di violenza che stanno macchiando l'estate riminese vedono protagonisti extracomunitari, ma perché a Roma si sta lavorando sulla nuova legge. Sindaco, che cosa si aspetta dalla nuova legge? ((Alla ripresa dei lavori parlamentari ci faremo sentire a Roma dove si sta discutendo la nuova legge sull'immigrazione. La prima volta non ci hanno ascoltato, ma stavolta non possono far finta di niente». Ma che cosa la preoccupa di più? «Che scatti la scintilla dell'intolleranza. In questa bollente estate sulla Riviera fra stupri, abusivismo commerciale e altri episodi di criminalità i cittadini stanno raggiungendo il limite della sopportazione». Qual è la sua proposta al Parlamento? «Ormai è chiaro: esiste un flusso di extracomunitari che segue la migrazione turistica. Si tratta di un fenomeno sociale che si muove seguendo le rotte della vacanza. E' gente che non conosciamo, da lì viene il pericolo. Non certo dai 3500-3600 immigrati regolari di Rimini». Quindi volete frenare questa «migrazione vacanziera»? «Il nostro obiettivo è duplice: da una parte vogliamo fare in modo che non sia così agevole per gli extracomunitari spostarsi da una regione all'altra senza apposito permesso di soggiorno, dall'altra puntiamo a diminuire le difficoltà che esistono attualmente per attuare un decreto di espulsione. E' impensabile che per mandare fuori dalla nazione un extracomunitario che si è macchiato di gravi episodi criminali si debba aspettare quindici giorni lasciandogli, così, il tempo di cambiare nome». In conclusione, qual è il suo impegno per il prossimo autunno? «Ridurre i limiti di natura legislativa in materia di immigrazione per il bene della convivenza multietnica». [f. ci.]