Oggi la verità di Verdicchio

Oggi la verità di Verdicchio Oggi la verità di Verdicchio L'ex capo Dia a confronto con Melpignano ROMA. Il tam tam non si ferma, ci sarebbero nuovi «nomi eccellenti» nelle carte dell'inchiesta perugina sulla corruzione al palazzo di giustizia di Roma. Ma i magistrati hanno le bocche cucite. E tutti quegli omissis inseriti negli atti depositati al tribunale della libertà, che cosa coprono? L'unica risposta del sostituto procuratore Fausto Cardella, il più «anziano» del pool che indaga sulla nuova Tangentopoli romana, è un sorriso. Un inquirente si lascia sfuggire che «i giornali scrivono molto più di quello che c'è», ma la sua è l'ottica della sola responsabilità penale. Non è escluso, quindi, che negli atti dell'inchiesta ci siano effettivamente nomi «di primo piano», nelle intercettazioni o negli interrogatori, che però non hanno alcuna veste nell'inchiesta e che proprio per questo i magistrati hanno voluto coprire. E c'è anche la preoccupazione, nel palazzo di giustizia di Perugia, che fughe di notizie o enfatizzazioni di episodi poco o per nulla sigiùficativi possano in qualche modo «inquinare» l'indagine, o caricarla di segnali politici che non faciliterebbero il lavoro dei magistrati. Ieri sera sono anche circolate voci su non meglio precisate «mtinùdazioni» ai pm umbri, voci però non confermate dai diretti interessati. Ma il loro lavoro prosegue, nonostante il ferragosto alle porte. Oggi sarà interrogato il generale della Finanza Giovanni Verdicchio, indagato per corruzione e omessa denuncia di reato. Contro l'ex-capo della Dia ci sono i 20 milioni finiti nelle sue tasche da quelle del commercialista Sergio Melpignano, e un colloquio tra i due sui legami Melpignano-Savia che il generale evitò di riferire all'autorità giudiziaria. Sul pagamento dei soldi ci sono agli atti versioni contrastanti, ed è previsto un confronto tra Verdicchio e Melpignano. Un faccia a faccia programmato proprio per verifi- care le due diverse ricostruzioni, che potrebbe rendersi superfluo se il generale, nell'interrogatorio, dovesse dire qualcosa di diverso da quanto già dichiarato, e cioè che i soldi furono il frutto di un investimento in azioni Enimont consigliatogli dallo stesso Melpignano. Sempre domani è prevista l'udienza davanti al tribunale della libertà sulla richiesta di scarcerazione presentata dagli avvocati del commercialista e del costruttore Domenico Bonifaci, arrestati il 30 maggio scorso. La Procura di Perugia ha dato parere negativo alla loro liberazione, perché le indagini non sono terminate, molti dei rappporti di Melpignano e di Bonifaci rimangono sospetti e inspiegati (tra cui quelli presunti con Pierfrancesco Pacini Battaglia, che nega di averne mai avuti con i due), e c'è il rischio dell'inquinamento delle prove. Tra le mille diramazioni dell'inchiesta c'è pure la rilettura dei processi condotti dalla Procura di Roma all'inizio degli Anni Novanta sui ((palazzi d'oro», e infatti tra i giudici romani indagati c'è pure Antonino Vinci, il pm titolare di quelle indagini. A suo carico - ma anche sul conto di Melpignano, che di quella vicenda appare come un regista nell'ombra - c'è pure una telefonata fatta al commercialista dall'indagato per i «palazzi d'oro» Nevol Querci, ex parlamentare del psi. L'intercettazione è del 27 novembre 1996 e Querci dice a Melpignano: «No, no, faccia quello che gli pare, io faccio una dichiarazione pubblica, una denuncia alla Procura della Repubblica, degli intendenti, dicendo e domandandogli quanto ha accertato per Caltagirone, per tutti i costruttori, quello che ha accertato su Vinci, denuncio Vinci, denuncio tutti, faccio un casino che non finisce mai, non è possibile, denuncio Visco che non gli frega un cazzo...». L'attacco di Querci è al pm che indagava e alle Fiamme gialle, di cui il ministro delle Finanze Visco è responsabile. Altre voci sul «porto delle nebbie» romano, altri indizi su cui indagare. [gio. bia.] Voci di intimidazioni nei confronti dei magistrati Nessuna conferma II generale della Guardia di Finanza Giovanni Verdicchio indagato per corruzione e omessa denuncia di reato sarà interrogato oggi

Luoghi citati: Caltagirone, Melpignano, Perugia, Roma