Del Piero mette in riga la recluta Inzaghi

29 Stasera a S. Benedetto col Bayern di Trap è già clima europeo per il polemico attacco bianconero Pel Piero mette in riga la recluta Iniaghi «Qui allaJuve non regna l'anarchia» TORINO. Giù il cappello, c'è il Trap. Hanno sempre un sapore particolare le sfide con il Giuan, anche se l'atmosfera è balneare e la posta in palio puramente simbolica. Ma Juve-Bayern non può essere etichettata come la solita amichevole estiva, ci sono intrecci tecnici e sentimentali che danno lustro e importanza all'avvenimento. Senza contare che stasera a San Benedetto del Tronto si affrontano le due squadre scudettate, due possibili rivali della prossima Ghampions League. Inutile dire che il Bayern parte da una posisione di privilegio. In Germania hanno già disputato tre giornate di campionato, quindi i trapattoniani stanno meglio dei ragazzi di Lippi. Però la Juve non è la prima volta che azzera la differenza di preparazione e la stanchezza dei carichi di lavoro, con le solite risorse nervose. Ha già dimostrato contro il Newcastle che i grandi appuntamenti la stimolano in maniera particolare. Ma a giudicare dall'allenamento di ieri mattina al Comunale, stasera i bianconeri non dovrebbero essere brillantissimi. Ventrone e Lippi hanno calcato la mano. Il menù prevedeva: partitella, pesi in palestra, balzi, altra partitella e per finire una ventina di ripetute con una zavorra di otto chili legata ad una corda. Due ore e passa di tortura. Stamane una rifinitura tanto per ricordare che neppure il Bayern può cambiare i programmi e che tutto resta finalizzato agli impegni che contano davvero. Di Livio, sfinito e rassegnato, ammette: «I carichi di lavoro aumentano. Noi della vecchia guardia conosciamo bene Ventrone, ma i nuovi strabuzzano gli occhi». All'assalto delle truppe bavaresi andrà la solita Juve. E' ovvio che siamo ancora in fase di esperimenti, ma nelle partite vere Lippi non rischia e manda sempre in campo la squadra più affidabile. Questo significa che dopo gli svolazzi di Udine si torna al 4-4-2, con Inzaghi e Del Piero come guastatori. Per la coppia-gol del futuro sarà un test probante. Finora hanno divertito contro il Newcastle e si sono persi come tutti a Udine. Ora la parola passa al Trap, il tecnico che lanciò Del Piero. «Il Trap mi ha voluto, con Lippi ho vinto», ha sentenziato il Talentino che adesso sfoggia due basette lunghe e sottili, corredate da un altro ghirigoro di barba a corona del mento. Opera più di un geometra che di un barbiere. Sull'intesa con Inzaghi non si sbilancia: «Abbiamo giocato insieme due partite, c'è poco da dire. Le sue doti sono note, ora dovrà metterle in pratica per aiutarci a vincere». Inzaghi è arrivato da un mese eppure ha già aperto dibattiti e discussioni. La domanda è sempre la solita: è vero che la squadra deve mettersi al servizio del suo bomber? Del Piero sussulta e confeziona questa risposta al cianuro: «Non credo che si debba cambiare tendenza. La Juve gioca in un certo modo da tre anni e non si è mai messa al servizio di nessuno. Né di Baggio, né del sottoscritto. Non è detto che lavorando per uno solo si ottengano risultati. Anzi, per me è vero il contrario. Le prestazioni del singolo vengono esaltate se tutta la squadra gira bene. Se Pippo giocasse per sé non sarebbe più calcio, bensì anarchia». Ma Del Piero è sicuro che non sarà così: «Credo che Inzaghi capirà. E' nella squadra campione del mondo, fa parte di un gruppo in cui tutti lavorano per tutti senza squilibrare l'armonia. Ha davanti una grande stagione. Poi è vero che nell'arco di un'annata troveremo tanti tipi di avversari e quindi potremo cambiare gioco all'occorrenza». Resta il fatto che per la prima volta la Juve deve affrontare una situazione di disagio, forse più psicologico che tecnico, legato alla collocazione di un giocatore. E nasce qualche inatteso malumore. Vedremo se il gruppo bianconero, sempre solido e compatto, farà ancora una volta quadrato e si difenderà. Del Piero si sintonizza sul Bayern. Partita che scotta, primo anticipo di Europa: «I tedeschi suscitano brutti ricordi, vedi Borussia. C'è voglia di riscatto, le motivazioni cancellano la stanchezza. Non sarà una partita finta, non lo è mai quando si affrontano due club di questo rango. Però in questo periodo tutto è possibile, può venirne fuori una gara splendida come una di basso profilo. Sono tappe di avvicinamento al campionato, rischiose, ma necessarie. Ormai siamo abituati a tutto, viviamo da anni la realtà di un calcio sempre più impegnativo fin dalla prime battute». Fabio Vergnano «La squadra non s'è mai messa al servizio di nessuno: tocca a Pippo aiutarci a vincere» MERCOLEDÌ' IL PARMA IN CHAMPIONS LEAGUE (2° TURNO PRELIMINARE, 13 E 27 AGOSTO) Besiktas (Tur) - Maribor (Slo) Kosice (Slv) - Spartak Mosca (Rus) Newcastle (Ing) - Croatia (Cro) Barcellona (Spa) - Skonto Riga (Let) IVStk Budapest (Ung) - Rosenborg (Nor) Bayer Leverkusen (Ger) - Dinamo Tbilisi (Geo) Betar (Isr) - Sporting Lisbona (Por) Steaua Bucarest (Rom) - Paris Sg (Fra) Olympiakos (Gre) - Mozyr (Bie) Feyenoord (Ola) - Jazz Pori (Fin) Goeteborg (Sve) - Rangers Glasgow (Sco) Widzew Lodz (Poi) - PARMA (Ita) Broendby (Dan) - Dinamo Kiev (Ucr) Sion (Svi) - Galatasaray (Tur) Anorthosis (Cip) - Llerse (Bel) Salisburgo (Aut) - Sparta Praga (Cec) _____ N. B.: Le sedici vincenti di questo turno andranno ad unirsi alle otto squadre già iscritte alla fase finale (Juventus, Borussia Dortmund, Bayern Monaco. Real Madrid, Monaco Psv Eindhoven, Porto e Manchester) per lormare sei gironi di qualificazione composti da quattro squadre ciascuno. Le prime partite sono in programma mercoledì 17 settembre. UEFA PIONS E AC UE H Del Piero (a sin.) e Inzaghi E' la nuova coppia d'attacco della Juve. Dice Alex: «Nel nostro gruppo anche Pippo H saprà lavorare in armonia»