Michael: ho corso in difesa
Michael: ho corso in difesa Michael: ho corso in difesa «Peccato aver rotto il nuovo telaio leggero» fPpflPP UNA GIORNATA NATA MALE B BUDAPEST ISOGNA riconoscere che Michael Schumacher è veramente un robot. Nulla lo scalfisce, lo tocca. Passa dai successi alle sconfitte senza mai fare drammi, imperturbabile, contenuto nei commenti, perennemente fiducioso nel futuro. Ieri, dopo il tradizionale briefing con i tecnici, successivo alla gara, si è seduto nella motorhome della scuderia per mangiare una pizza insieme con il fratello Ralf. I due parlottavano fittamente e ridevano come se alle loro spalle non avessero avuto una giornata piena di stress emozioni e di brividi. In mattinata i due tedeschi erano usciti di pista uno a pochi secondi dall'altro, nella stessa curva, la numero 8. Michael, che era riuscito a rientrare, ha visto con la coda dell'occhio la Jordan di Ralf che sbatteva contro le protezioni. E rientrato ai box, scurissimo in volto, evidentemente preoccupato, è corso allo stand della scuderia irlandese per avere informazioni su Ralf. Ed è tornato, tranquillizzato, soltanto quando ha saputo che il giovane era indenne. «C'ora probabilmente della sabbia in quel punto ha raccontato Schumi-1 - e non ho potuto evitare l'incidente. La vettura è saltata su un cordolo, ha sbattuto il fondo e il telaio, quello leggero, si è danneggiato. I nostri meccanici hanno dovuto costruire un'auto nuova in tre ore. E' servita come muletto, io ho guidato quella di riserva. Sono convinto comunque che anche avendo a disposizione la vettura con la scocca al- leggerita non sarebbe cambiato molto. I problemi sono venuti dalle gomme. Il primo set è stato disastroso, gli altri appena accettabili. Non ho potuto spingere al massimo, mi sono difeso». Inevitabile il discorso sul campionato. «Sono ancora in testa. Ma sinora è sempre stato evidente che è aperto. Speravo vincesse Hill, mi avrebbe aiutato a conservare un margine di vantaggio maggiore. Sono andato a fargli i miei complimenti, è stato bravissimo, avrebbe meritato il successo. Non ha avuto la buona sorte dalla sua parte». Qualcuno ha trovato da ridire sul fatto che nell'ultima parte della gara Ralf Schumacher e Irvine, pur essendo più veloci, non hanno tentato un sorpasso. «Non era facile, perché eravamo un po' tutti in difficoltà. Però posso ammettere che se non fossero stati in gioco punti per il campionato avrei potuto farlo passare. Adesso comunque la corsa e finita e dobbiamo metterci al lavoro». Il discorso è stato ripreso da Todt. «Da domani siamo in pista per due giorni a Monza con Schumacher. Irvine e Larini gireranno a Fiorano. Ci impegniamo allo spasimo. Per il Belgio vedremo di preparare due scocche alleggerite per entrambi i nostri piloti. Devo riconoscere che se avessimo scelto le gomme dure sarebbe andata diversamente. Non penso che l'incidente della mattinata abbia avuto un peso decisivo, l'assetto della vettura che abbiamo mandato in pista era identico a quello dell'auto danneggiata. L'unico fatto positivo della giornata è che siamo ancora davanti in classifica. Cercheremo di restarci». Anche stavolta Irvine non ha portato punti alla squadra. Era sesto quando è stato tamponato da Nakano a un giro dalla fine. «Schumacher ha frenato prima, Ralf a sua volta ha bloccato le ruote e io ho dovuto fare la stessa manovra. Il giapponese mi ha centrato con la Prost. Ma non è stato volontario, un incidente di corsa. Ho avuto diversi problemi, non solo con le gomme. Il motore della mia vettura ogni tanto perdeva colpi, facevo tre giri bene e quattro male. Peccato, ci contavo». Su un risultato nei punti faceva affidamento anche Fisichella, risalito in sesta posizione dalle retrovie grazie al fatto di aver montato sulla sua Jordan gomme dure. «Non voglio fare polemiche - ha detto il romano -. Ero più veloce di Schumacher e ho deciso di superarlo. Lui ha chiuso la porta, sono finito sulla pista sporca e dopo un testa-coda il motore si è spento. Non è colpa di Michael». Ma il volto di Giancarlo esprimeva un'altra opinione, [c. eh.] Todt: «Da domani tutti al lavoro» Irvine fuori, ma assolve Nakano Fisichella, in testa coda, accusa: «Schumi mi ha chiuso la strada» Todt: «Massimo impegno per restare in vetta»
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