Schumi e la Ferrari asfalto che scotta

Il GP d'Ungheria riapre il Mondiale: il tedesco (4°) tradito dai pneumatici e dal caldo torrido Il GP d'Ungheria riapre il Mondiale: il tedesco (4°) tradito dai pneumatici e dal caldo torrido Schumi e la Ferrari, asfalto che scotta Vince Villeneuve che in extremis salta Hill, frenato dal cambio BUDAPEST DAL NOSTRO INVIATO Doveva essere la gara dell'attacco, è stata la giornata della difesa, a denti stretti. La Ferrari e Schumacher mantengono la leadership del Mondiale di FI, ma la Williams e Villeneuve si sono avvicinati pericolosamente. Il canadese ha ottenuto mia vittoria fortunosa, la quinta della stagione, forse la meno attesa. Questo però è il bello - o il brutto, a seconda dei punti di vista - delle corse automobilistiche nelle quali troppi fattori determinano il risultato. Poteva essere il trionfo per Damon Hill, il ritorno del guerriero. Invece l'inglese, dopo aver dominato alla grande, a tre giri dal termine (quando si profilava un primo clamoroso e storico successo della Arrows con le gomme Bridgestone e il motore Yamaha) è stato costretto a rallentare e nell'ultima tornata, tradito dal cambio, ha dovuto accontentarsi di un secondo posto che è per lui e la sua squadra soltanto un premio di consolazione. Sul podio è arrivato anche un motore Ferrari, ma quello installato sulla Sauber-Petronas di Herbert, terzo. E Michael Schumacher, che aveva iniziato malissimo la giornata, rovinando il nuovo telaio più leggero uscendo di strada proprio in chiusura del warm-up del mattino, alla fin fine può ringraziare la buona sorte per il quarto posto finale, precedendo il fratello Ralf e il giapponese Nakano. Giornata nera anche per la pattuglia italiana. Fisichella è uscito di pista mentre attaccava la Ferrari del tedesco, Trulli ha viaggiato a corrente alternata sino alla settima posizione con una Prost che stranamente sembrava navigare su ruote ovali. Presta¬ zione in negativo per la Benetton, fuori gara e dai punti, con Berger e Alesi a navigare, staccatissimi, nel gruppo dei peones, cioè degli ultimi. E' stata la temperatura ambientale elevata, sui 30 gradi, a mescolare le carte per la maggioranza dei concorrenti. Se Damon Hill e la sua Arrows, perfetta¬ mente regolata per le Bridgestone, sono stati gli unici a non avere il minimo problema, Ferrari e Benetton hanno pagato duramente la situazione venutasi a creare con l'asfalto che scottava. Con tutta probabilità l'assetto preparato sulle vetture di Maranello e su quelle di Berger e Alesi è risultato quello che meno si è sposato con i pneumatici teneri scelti sabato prima delle qualificazioni effettuate con un clima più fresco. In effetti le previsioni meteo prevedevano non soltanto un pomeriggio tiepido ma anche una buona percentuale di possibilità di pioggia. Invece un sole caldissimo ha illuminato una gara nella quale le rosse modenesi soltanto nei primi giri hanno dato l'impressione di poter condurre la danza. La discreta partenza di Schumi che ha mantenuto la prima posizione, lo scatto di Irvine saltato al terzo posto hanno creato una breve illusione. Quando si è trattato di spingere a fondo, sono venuti fuori gli altri concorrenti. E se le McLaren hanno confermato la loro scarsa affidabilità, se Frentzen ha dovuto abbandonare ogni sogno di gloria rischiando anche di prendere fuoco per la rottura del bocchettone della benzina, sono stati Hill e Villeneuve a giocarsi il successo con il risultato che tutti sappiamo. Mancano adesso sei prove alla conclusione del campionato. I giochi non sono ancora fatti, tutto lascia prevedere che la sfida per il titolo si chiuderà solo nell'ultima gara, il 26 ottobre sulla pista di Jerez, in Spagna. Forse ci saranno ancora corse nelle quali salteranno fuori imprevisti contendenti. Ma la la lotta vera, quella che porterà al Mondiale, è racchiusa tra la Ferrari e la Williams, tra Schumacher e Villeneuve. La Scuderia di Maranello ha ancora qualche tallone d'Achille, come si è visto. Le prestazioni delle F310B sono migliorate, ma gli errori sono sempre in agguato. Sta al fuoriclasse tedesco, a Todt e ai suoi uomini cercare di evitarli. Cristiano Chiavegato FORMULA 1 (il X ti*' I fratelli Schumacher salutano la folla prima di una gara che pareva poter favorire Michael: i due alla fine si consoleranno con una pizza; sopra: il vincitore Jacques Villeneuve

Luoghi citati: Budapest, Maranello, Spagna, Ungheria