Provocazioni dal'68 al «trash» di O. G.

Festival di Todi Festival di Todi Provocazioni dal '68 al «trash» TODI. Un festival all'apparenza piccolo, in realtà pieno di titoli e di sorprese. Da undici anni il festival di Todi conferma la propria tendenza a un «fringe» fuori degli schemi, sofisticato e insieme popolare. Tarda ad annunciarsi, poi, quando uno non ci pensa più, eccolo farsi vivo con programmi sempre imprevedibili e, in qualche caso, sconcertanti. Questa nuova edizione si svolgerà dal 22 agosto al primo settembre. Si aprirà in prosa, con «D'Alema permettendo» di Silvano Spada, e si chiuderà in musica con un concerto di De Gregori in piazza Maggiore. Prosa e musica (per lo più etnica) forniscono al festival due anime ugualmente forti e ugualmente bizzarre. Il cartellone teatrale ha in sé una forte corrente provocatoria. A parte lo spettacolo inaugurale, «D'Alema permettendo», interpretato da Virginio Gazzolo e Angela Cardile, improntato con la crisi di due reduci del Sessantotto a temi di costume e civili, gli altri titoli alludono a un mondo trasversale, sotterraneo. Si prenda «I mignotti» di Riccardo Reim, in scena il 23. Parla, come il libro-inchiesta da cui è tratto, di prostituzione maschile condita di droga, racket, violenza, Aids. Il realismo e la crudezza delle situazioni si sposa con un fondo poetico. Non a caso, nel cast troviamo Roberto Bisacco nel ruolo di osservatore e commentatore di ciò che avviene in scena. Bisacco è riuscito a «liberarsi» dalla soap all'italiana «Un posto al sole», che pare debba continuare ancora per due anni. Situazione eccezionale anche in «Controfigura» di Giordano Raggi e Katia Ippaso, regia di Maurizio Casagrande con Yvonne D'Abbraccio. Qui la vita di una donna sfuma nella patologia; il rapporto della donna con un uomo è improntato a quello di vittima e carnefice. «Vite a rischio» di Salvatore Chiosi mette in scena un giovane camorrista che, nel tentativo di sfuggire alla polizia, salta su una macchina dove è seduto un suo amico d'infanzia. Che fare? Ucciderlo? Trash e pulp, trasgressione verbale e visiva sono gli ingredienti di «Iglù - Granita di ses so con pinguino», interpretato da Monica Scattini. Il clima finalmen te si rasserena con «Vieni da noi che si combina», commedia francese sull'amore di gruppo. [o. g.]

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