L'uomo che avrebbe potuto costruire le Piramidi di M. R.

L'uomo che avrebbe potuto costruire le Piramidi Mario Giansone a Torre Pellice e a Torino L'uomo che avrebbe potuto costruire le Piramidi TORRE PELLICE ORINO non sembra mai perdere il singolare privilegio di veder nascere e scomparire fra le proprie mura personaggi, artisti, letterati, intellettuali di notevole spessore umano e creativo che brillano per un momento alla ribalta (la mostra alla Bussola nel 1965), ma che scelgono più o meno volontariamente ma sempre per una sorta di personale vocazione -, prima e dopo, una vita «segreta», lungo vie utopiche ed esoteriche. Nel caso dello scultore Mario Giansone, ciò emerge con evidenza dalle testimonianze raccolte da Piergiorgio Dragone nel catalogo della mostra commemorativa alla Galleria d'Arte Contemporanea di Torre Penice fino al 28 settembre e alla Fondazione Italiana per la Fotografia fino al 24 agosto. Dalle testimonianze, fra cui quella di Piero Ducato («la vita di Giansone ruotava tutta intorno a una idea di scultura»), di Nino Aimone («era uno scultore che avrebbe potuto inventare, progettare e costruire le piramidi»), di Danila Cremona Dellacasa, emerge la figura affascinante del maestro alla personale accademia nei primi anni del dopoguerra e poi per vent'anni all'Istituto della Moda e del Costume fondato da Italo Cremona. Dalle sculture e dalle opere grafiche esposte a Torre Penice e dalle «letture» fotografiche sequenziali di Francesco Aschieri e Roberto Chiesa, sotto la sua guida, esposte a Torino, emerge la personalissima fiuenza di pieni e di vuoti che conferisce un magico valore fra rituale e organico alla sua idea musicale e globalizzate di forma scultorea. Questa emerge nella sua pienezza nel gruppo, fra arcaico e cosmico, dei Suonatori di jazz nell'atrio del Palazzo Rai di via Cernaia. [m. r.]

Persone citate: Aschieri, Danila Cremona Dellacasa, Giansone, Italo Cremona, Mario Giansone, Nino Aimone, Piergiorgio Dragone, Piero Ducato, Roberto Chiesa

Luoghi citati: Torino, Torre Pellice, Torre Penice