LA RIVOLUZIONE AMERICANA di Paolo Guzzanti

Cane muore nell'auto lasciata per ore al sole PRIMA PAGINA IA RIVOLUZIONE AMERICANA quella del più alto livello di benessere possibile. Gli americani amano l'autocritica come dimostrano la parte migliore del loro cinema e un giornalismo non conformista. Ma stanno scoprendo con pudore persino provinciale di aver anche creato l'unico laboratorio globale delle idee di civiltà e della ricerca scientifica. Di non essere soltanto degli abili mercanti, ma creatori di sistemi. E di aver vinto non soltanto un confronto economico e militare col resto del mondo, ma anche culturale. Un esempio non controverso della rivoluzione culturale americana? Internet e le sue reti con le sue infinite valenze di comunicazione, creatività, rapporti economici e letterari. E con l'ingleseamericano lingua planetaria liberamente accettata, come il latino universale. E quindi si concedono per la prima volta il lusso quasi peccaminoso di immaginare che il loro Paese non sia vincente perché il dollaro vola, ma che il dollaro voli perché la loro società sta dando il meglio di sé all'inizio del più lungo, stabile e promettente periodo di pace nella storia del genere umano. E di essere quindi una potenza che non ha bisogno di un clima di guerra, fredda o calda, per dare il suo meglio, ma di una pace globale. Questa consapevolezza spiega anche la determinazione, paradossalmente aggressiva, nel voler regolare e spegnere ogni focolaio di guerra. E che i risultati siano legati alla storia, alle regole della loro società più che alla politica del loro governo: la grande locomotiva della ripresa americana era già in moto durante l'ultimo anno della presidenza Bush. E il suo brillante successore ha probabilmente l'unico ma importante merito di averne amministrato stabilità e prestigio. L'Europa in queste settimane si è concentrata drammaticamente sugli aspetti monetari del superdollaro e le sue altalene, ma rinunciando alla questione fondamentale: la natura globale del successo americano e il suo carattere di modello alternativo. In quel modello si trovano le ragioni della più bassa disoccupazione, la più bassa inflazione, insieme allo sviluppo in perenne ascesa e il più ambizioso piano di investimenti scolastici del mondo. Fattori di stabilità americana, ma di progressiva instabilità per chiunque rinunci a raccogliere la sfida che è contenuta in quella stabilità. Paolo Guzzanti

Persone citate: Bush

Luoghi citati: Europa