TRA IL POLO E LA LEGA VINCE BOSSI di Edmondo Berselli

TRA IL POLO EIA LEGA VINCE BOSSI IL CASO VENEZIA TRA IL POLO EIA LEGA VINCE BOSSI COSI' com'era ampiamente prevedibile che la candidatura di Antonio Di ietro nel collegio del Mugello avrebbe avuto conseguenze piuttosto complicate per il centro-sinistra, si può ugualmente prevedere che ciò che sta avvenendo a Venezia, con le trattative informali per un accordo che rimetta insieme il Polo e la Lega, può avere notevoli ripercussioni su tutto il sistema politico italiano. Quindi è bene riflettere sulle ragioni che hanno portato il Carroccio a dialogare di nuovo con il centro-destra per l'elezione del sindaco nella Serenissima. A tutt'oggi si conoscono soprattutto i distinguo: la Lega non vuole i «fascisti» di Alleanza nazionale, quest'ultima reclama da Bossi una plateale rinuncia al secessionismo, dentro Forza Italia le posizioni sono piuttosto diversificate. Ci sono quindi seri motivi per definire l'intesa impossibile a priori. Ma è chiaro che da un punto di vista di aritmetica politica l'opposizione all'Ulivo può avere una qualche chance soltanto organizzando uno schieramento che sia il più vasto possibile: a maggior ragione se Massimo Cacciari si ricandiderà, conferendo quindi al centro-sinistra il peso della propria personalità, e scoraggiando implicitamente sul fronte opposto candidature di un qualche prestigio. Detto questo tuttavia occorre anche comprendere quali posso no essere le ispirazioni di una nuova alleanza tra i seguaci di Bossi e il Polo. Perché se si trat tasse soltanto di un accordo tattico per sottrarre potere all'Ulivo, l'eventuale intesa assomiglierebbe troppo a un'«alleanza dei bricconi», in cui ognuno dei con traenti penserebbe fin dall'inizio a come truffare l'altro, e la credi bilità dell'operazione apparireb be prossima allo zero. Sarebbe comunque un calcolo comprensibile per la Lega. In primo luogo perché Venezia ha assunto un valore simbolico eie vatissimo, dilatato a dismisura dalle imprese indipendentiste in San Marco. Ma non solo: malgrado l'atteggiamento di sufficienza dimostrato da Bossi, Venezia è un laboratorio in cui possono essere sperimentate le tee Edmondo Berselli CONTINUA A PAG. 2 SECONDA COLONNA

Persone citate: Antonio Di, Bossi, Massimo Cacciari, Vince Bossi

Luoghi citati: Venezia