«Più tutela nei lavori in appalto» di M. Cas.

Denuncia Fiom Denuncia Fiom «Più tutela nei lavori in appalto» «Siamo molto preoccupati per la situazione della sicurezza alle Acciaierie Ferrerò e chiederemo una verifica all'Usi». Giuseppe Sata, operatore della Lega Fiom di Collegno, interviene il giorno dopo l'incidente mortale avvenuto nello stabilimento di San Didero dove un dipendente di una impresa edilizia è caduto da trenta metri mentre stava lavorando alla copertura di un nuovo capannone. Dice Sata: «Le lavorazioni delle acciaierie sono notoriamente pesanti e anche rischiose; per questo le norme di tutela devono essere rispettate con ogni attenzione. Alla Ferrerò gli incidenti più gravi hanno coinvolto lavoratori di imprese esterne; pensiamo che anche chi appalta i lavori debba essere responsabile della sicurezza. Non può lavarsene le mani». Aggiunge: «Molti dei lavori che oggi fanno gli esterni, quali la pulizia, erano fatti da dipendenti che hanno una preparazione professionale maggiore». Elenca una serie di incidenti gravi: «A fine giugno una ragazzo di 22 anni di una impresa di pulizia si è messo a pulire sotto i forni ancora caldi e con la volta aperta. Gli sono cadute addosso delle scorie che, oltre a ustionarlo gravemente, gli hanno rotto femore e spalla. E' stato necessario asportargli la milza». Aggiunge: «Dieci giorni fa un dipendente Ferrerò si è rotto una gamba e lo scorso anno un esterno era finito in una tramoggia e aveva perso le gambe e un braccio. Si tratta di una serie grave iniziatasi nell'89 con un morto schiacciato dai tubi». Conclude: «E' ora di discutere il problema della sicurezza che deve essere al primo posto, mentre adesso è solo questione di costi». [m. cas.]

Persone citate: Giuseppe Sata

Luoghi citati: Collegno, San Didero