Versace, O'Dell e un vendicatore di Oreste Del Buono

Versace, O'Dell e un vendicatore LA LETTERA DI O.d.B. Versace, O'Dell e un vendicatore Egregio Signor O.d.B., mi sembra che lei preferisca pubblicare lettere patinate e virtuose, in linea col buonismo italiano, il progressismo ufficiale e il cosiddetto buon senso civile. Ogni epoca ha i suoi censori. Tuttavia perché non prova, almeno qualche volta, a pubblicare una lettera sgradevole, ma che rispecchia l'opinione (censurata) di milioni di italiani? Per esempio della morte di Verace non me ne importa un fico secco (deve essere stato un regolamento di conti tra omosessuali) e meno ancora m'importa della morte di O'Dell (ma chi l'ha detto che «gli italiani» sono contro la pena di morte?). Ing. Filippo Carboneri, Torino GENTILE ingegnere, lei aggiunge: «Al caso Priebke sono del tutto indifferente: tempo e soldi buttati via. Fermiamoci qui. Non vorrei ferirla troppo! Le mie opinioni offendono la sua... come la chiamate? Coscienza civile? E se rispecchiassero il pensiero della maggioranza degli italiani? Non ci ha mai pensato?». Gentile ingegnere, mi sembra che lei abbia letto molto poco questa rubrica: e questo sarebbe nulla di male, per carità, non la ritengo un testo indispensabile del giornale. Il fatto è, però, che la stragrande maggioranza delle lettere che pervengono e sono pubblicate in questo spazio è di protesta per l'andamento attuale della politica in Italia. Quindi nella sua lettera, gentile ingegnere, non trovo nulla che mi offenda personalmente. Né buonismo italico né progressismo ufficiale sono convenzioni care ai lettori di questa rubrica e a me, ma non voglio esagerare. Capisco che la sua convinzione di parlare a nome del popolo italiano le ha fatto trascurare il corpo del reato. Del resto, come potrebbero le poche righe quotidiane di questa finestrella reggere il confronto con un popolo intero a cui lei fornisce una voce, sentendo la responsabilità del suo generoso impegno? Capisco, quindi, mi rendo perfettamente conto che lei non si sia ritenuto impegnato a riscontrare se le sue accuse rispondessero a verità. Così lei per portare a conclusione un suo discorso ben preciso non ha neppure preso in considerazione il fatto che le opinioni dei lettori di questa rubrica risultano molto spesso vicine alle opinioni che lei professa con piglio di vendicatore di milioni di italiani. A me, sinceramente, dispiace che i lettori di questa rubrica che avevano indovinato tutto ora si i lifii dll dl scoprano d'improvviso classificati dalla parte del torto e indicati al ludibrio come autori di lettere patinate e virtuose. Spero, comunque, che, essendo tutti vaccinati, alfabetizzati e istruiti, sappiano prima o poi farsi una ragione. Il tempo medica ogni cosa. Andrà senz'altro così, ma a me dispiace ugualmente anche se non mi azzardo a parlare in nome neppure di qualche mezza dozzina di lettori. Oreste del Buono

Persone citate: Filippo Carboneri, O'dell, Priebke, Versace

Luoghi citati: Italia, Torino