Latte fresco, l'alta qualità tira di G. Pa.

Latte fresco, Palla qualità tira Nel comparto segnali di controtendenza alla contrazione generale di vendite Latte fresco, Palla qualità tira Abit è la prima azienda certificata in Piemonte TORINO. Fin dall'acronimo che la identifica questa cooperativa mette in mostra la scelta della qualità. Pochi sanno, tra i consumatori del Nord-Ovest che ogni giorno bevono uno dei 243 mila litri di latte prodotti quotidianamente, che Abit significa ((Allevamenti bovini indenni da tubercolosi». Nel '67 alcioni allevatori della provincia di Torino decisero di dare vita a un'iniziativa di cooperazione, che aveva lo scopo di fermare lo strapotere delle grandi centrali (allora pubbliche, oggi private) nella formazione del prezzo alla stalla del latte, e di puntare al miglioramento degli allevamenti. Quell'intuizione di nove allevatori piemontesi è stata vincente. La verifica è venuta in questi giorni dalla celebrazione dei 30 anni dell'Abit, una coop agricola che - tra quelle non legate a nessuna delle grandi centrali nazionali - è ormai una delle più grandi del Nord, tra le prime cinque in Italia. Le cifre che snocciola con orgo¬ glio il presidente Antonio Gilardi, uno di quei nove fondatori, sono di tutto rispetto: l'ultimo fatturato '95-'96 sfiora i 150 miliardi annui (con un incremento del 15 per cento sull'anno precendente), per 94 milioni di litri conferiti dai 160 soci, in 218 allevamenti. Ingente il patrimonio zootecnico, con 12.850 bovine, e anche le risorse umane sviluppate: 550 persone, tra dipendenti e lavoratori autonomi. «Pur con un mercato del latte fresco in contrazione - spiega il presidente Gilardi - siamo riusciti a incrementare le nostre vendite in tutta Italia e non solo nell'area di Piemonte, Lombardia e Valle d'Aosta, sia distribuendo il prodotto ad altre aziende sia attraverso marchi controllati da noi». La politica perseguita dall'Abit è sempre stata quella della qualità, e anche nel prezzo pagato al socio produttore si applicano nuovi criteri (un 12 per cento in più del prezzo medio regionale, fissato un anno fa a 700 lire il litro): sono sei i parametri igienico-merceologici per il controllo del latte conferito alla cooperativa, tanto che la Abit è la prima azienda in Piemonte ad aver ottenuto la certificazione ufficiale degli allevamenti per la produzione di latte fresco pastorizzato di Alta Qualità. Eppure vendere latte fresco in un Paese in cui i consumi pro-ca pite sono tra i più bassi d'Europa, non è facile: se ogni italiano ne beve circa 85 litri l'anno, la media europea è di 100, con punte di 200 in Irlanda e nel Nord. «La nostra risposta - aggiungo no dall'Abit - è quella di rafforzare questo polo lattiero-caseario del Nord Ovest puntando alla diffe renziazione e alle nuove acquisi zioni». Ma si punta anche suH'e ducazione alimentare rivolta alle scuole. Ben 25 mila studenti hanno visitato, nell'ultimo anno sco lastico, le stalle e gli stabilimenti della cooperativa, imparando tutto su latte, formaggi, gelati e yogurt, [g. pa.]

Persone citate: Antonio Gilardi, Gilardi