Al vertice Banco di Napoli confermati Falcone e Pepe

Al vertice Banco di Napoli confermati Falcone e Pepe Giavazzi vicepresidente, in consiglio Benassi e Croff Al vertice Banco di Napoli confermati Falcone e Pepe NAPOLI Napoli targato NOSTRO SERVIZIO Tutto come previsto per le nomine dei vertici del Banco di Bnl-Ina: Giuseppe Falcone è stato confermato presidente mentre amministratore delegato sarà Federico Pepe (finora direttore generale). Vicepresidente è stato nominato Francesco Giavazzi. Il Comitato esecutivo sarà costituito da cinque componenti: oltre a Falcone, Pepe e Giavazzi, ne faranno parte gli amministratori delegati dell'Ina Lino Benassi e della Bnl Davide Croff. Sono queste le decisioni prese ieri dal consiglio di arnministrazione della banca riunitosi a Napoli dopo l'assemblea di giovedì scorso che ha sancito l'estensione dell'azione di responsabilità agli ex ammini¬ stratori del Banco e la nomina degli ultimi due consiglieri di competenza del Tesoro, azionista di minoranza con poco meno del 40 per cento (il Banco di Napoli Holding spa, capogruppo, detiene il 60 per cento). I nuovi amministratori dell'istituto di credito partenopeo resteranno in carica per un triennio. La riunione del cda, svoltasi nella sede di via Toledo, è durata poco più di un'ora; erano assenti Mario Sarchielli e Giancarlo Giannini sul totale degli undici componenti del consiglio. Le nomine odierne sanciscono, dunque, definitivamente la struttura decisionale del «nuovo» Banco di Napoli. La conferma di Falcone e Pepe, giunti rispettivamente ai vertici del Banco nel luglio del '96 e nel maggio del '95, è un riconoscimento, si sottolinea, dell'attività svolta per il risanamento ed il rilancio dell'istituto, ma è anche un passaggio necessario per dare continuità a questa azione. Il Banco nel 1994 segnò un deficit di 1147 miliardi, saliti a 3155 nell'anno successivo (nel '96 il «buco» si attestò a 1651 miliardi). Quest'anno gli amministratori, secondo quanto programmato, si pongono l'obiettivo del pareggio. Pepe ha ricordato nell'assemblea di giovedì scorso an che gli interventi esterni del Tesoro (duemila miliardi nel dicembre scorso come ricapitalizzazione) e la cessione dei «crediti problematici» alla so cietà apposita costituita (circa 12 mila miliardi). I nuovi proprietari del Banco hanno annunciato nei mesi scorsi un aumento di capitale da realizzare presumibilmente entro l'anno. Dovrebbe essere di 1300 miliardi (divisi in due tranches di 900 e 400 miliardi di lire). Giuseppe Falcone presidente del Banco di Napoli

Luoghi citati: Falcone, Napoli