Respinto, la uccide e si spara

Respinto, la uccide e si spara La donna, sposata, aveva lavorato per due mesi come colf a casa dell'omicida Respinto, la uccide e si spara Dramma in un negozio di Potenza, l'uomo è in coma POTENZA DAL NOSTRO CORRISPONDENTE Un omicidio e un tentato suicidio, nel centro storico di Potenza: probabilmente un delitto passionale a causa di una relazione non corrisposta. E' accaduto intorno a mezzogiorno di ieri in una salumeria di via Pretoria, il salotto buono della città. La vittima, Antonietta Suozzo, 44 anni, sposata e con figli, vi si era recata per gli acquisti del sabato. L'aggressore, Donato Lorusso, 63 anni, pensionato, è uscito dalla pizzeria del figlio qualche metro più in là e l'ha seguita nel negozio. Quel che è accaduto dopo è stato raccontato agli investigatori dal salumiere, Donato Valente e da sua moglie, sotto i cui occhi si è svolta la tragedia. Lorusso ha appoggiato una mano sulla spalla di Antonietta, la donna si è girata chiedendo di essere lasciata in pace e la reazione dell'uomo è stata immediata. Ha estratto la sua 6,35 e le ha esploso contro 6-7 colpi di pistola. La donna, gravemente ferita, ha abbozzato una fuga e si è accasciata. L'uomo nel frattempo si è puntato l'arma alla testa e ha premuto il grilletto. I soccorsi sono stati immediati: sono accorsi anche due carabinieri (la caserma è a pochi passi dal luogo del delitto), ma non c'era più niente da fare. La donna è morta subito, lui è in coma profondo nel reparto di rianimazione dell'ospedale San Carlo di Potenza. I neurochirurghi hanno rinunciato ad intervenire: la pallottola ha perforato il cranio. Ora le indagini puntano sul movente e i carabinieri interrogano testimoni e vicini di casa per ricostruire le vicende dei due. Sembra che i rapporti fossero buoni, non solo tra l'aggressore e la vittima ma anche tra le rispettive famiglie, che si conoscevano. Tra l'altro, Antonietta Suozzo era titolare con il marito di una macelleria poco distante dalla pizzeria dove Lorusso si recava ogni giorno ad aiutare il figlio nella gestione. Ma negli ultimi mesi il rapporto si era complicato, con sviluppi affettivi che la donna non accettava. L'uomo, in difficoltà a causa della grave invalidità della moglie, aveva chiesto aiuto ad Antonietta e lei aveva accettato a gennaio di dargli una mano, come collaboratrice domestica. Un lavoro che però è durato solo due mesi, perché a marzo la signora ha rinunciato. Più volte, Lorusso ha tentato di convincerla a ritornare sui suoi passi, ma inutilmente. Gli mquirenti cercano ora di appurare se prima dell'epilogo drammatico di ieri ci sia stato un qualche incontro tra i due che possa aver fatto maturare nell'uomo la decisione dell'omicidio-suicidio. Edmondo Soave

Persone citate: Antonietta Suozzo, Donato Valente, Lorusso

Luoghi citati: Antonietta, Potenza