«Ho gettato il bimbo nella pattumiera»

15 Mantova: donna confessa infanticidio «Ho gettato il bimbo nella pattumiera» MANTOVA. Una donna di 29 anni è stata denunciata ieri dai carabinieri per infanticidio e occultamento di cadavere. Ma il corpicino non si trova. Inutili tutte le ricerche nelle discariche della zona. Secondo quanto riferito dagli investigatori la giovane avrebbe ammesso di aver partorito, buttando poi in un cassonetto delle immondizie il neonato, ma le ricerche finora non hanno dato esito. La donna ci chiama Andreina Sisti, fa l'operaia, ed è residente a Ceresara (Mantova) con il padre. Si era presentata l'altro ieri al reparto di Ginecologia dell'ospedale di Asola dicendo di non sentirsi bene. E aveva chiesto al medico di guardia «qualcosa per calmare la montata lattea». Il medico si è insospettito e le ha domandato se aveva partorito, e dove. Lei prima ha detto di aver dato alla luce il bambino in una clinica del Bresciano, poi da un'ostetrica privata, e di aver affidato il neonato ad un'amica. Il medico allora le ha consigliato di portargli tutta la documentazione sanitaria del parto, altrimenti non avrebbe potuto somministrarle alcun farmaco. La donna ha ritelefonato in ospedale nel pomeriggio, «sto male, mi aiuti», ma il medico non ha esitato a dirle che era meglio che si presentasse in ospedale, «altrimenti avviso i carabinieri». Così è stato. In caserma la donna ha confessato di aver dato alla luce un bimbo il 30 luglio scorso. Interrogata dal magistrato, ha ammesso di aver gettato il bimbo, un maschio, avvolto in un sacchetto di carta e in un altro di plastica, in un cassonetto delle immondizie. I carabinieri da ieri mattina stanno setacciando le discariche del Mantovano e del Veneto alla ricerca del corpicino. L'altra sera erano stati perquisiti l'abitazione della giovane e gli scarichi fognari. Secondo quanto si è appreso sono stati trovati resti biologici, probabilmente un frammento di placenta. Andreina Sisti, la donna denunciata per infanticidio, vive con il padre, autotrasportatore, in una villetta a Ceresara. La madre è morta qualche tempo fa, mentre un'altra sorella è sposata e abita altrove. I Sisti vengono descritti in paese come gente «nonnaie», molto religiosa. Andreina Sisti in particolare, è solita frequentare la parrocchia. La giovane donna lavora come operaia in un calzificio della zona, il «Csp Spa». Ai colleghi di lavoro aveva tenuto nascosta la propria gravidanza, così come ai familiari. Ieri mattina al magistrato che la interrogava ha dichiarato di aver partorito il 30 luglio intorno alle 18, mentre in casa non c'era nessuno, e di non sapere se il bambino era vivo o morto. La mattina successiva, ultimo giorno di lavoro prima delle ferie, non si era presentata in fabbrica. [r. cri.] Un'immagine di Mantova La donna denunciata per infanticidio abita e lavora a Ceresara

Persone citate: Andreina Sisti, Mantovano, Sisti

Luoghi citati: Ceresara, Mantova, Veneto