Ultima sfida nell'isola di Wight

Scatta oggi la fase decisiva dell'Admiral's cup: «Breeze» è quarta, in testa gli americani Scatta oggi la fase decisiva dell'Admiral's cup: «Breeze» è quarta, in testa gli americani Ultima sfida nell'isola di Wight L Italia della vela prova a difendere il titolo COWES DAL NOSTRO INVIATO Vanno a caccia di punti i migliori velisti del mondo, impegnati nell'Admiral's Cup, il trofeo che l'Italia è venuta a difendere nel Solent, davanti all'isola di Wight. Il campionato internazionale oggi dà il via alla gara conclusiva, il Fastnet, la regata in cui ogni risultato conquistato finora può essere divorato da un refolo di vento. Al Fastnet chi sbaglia paga un conto salatissimo. Lo sperano gli italiani (pensando agli avversari), ora che sono aggrappati a un traballante quarto posto e vanno alla rincorsa degli americani, insieme con tedeschi e neozelandesi. Kolius, skipper Usa, sa bene che la sua posizione è altrettanto insicura e, incrociando le dita, ammette: «Cercheremo la rotta vincente, ma sappiamo bene che possiamo essere spodestati in qualsiasi momento». Le barche italiane, Breeze (di Paolo Gaia), Brava Q 8 (di Pasquale Landolfi) e Madina (di Dario Ferrari), finora si sono prodigati in esibizioni mozzafiato scalando la classifica con qualche capitombolo. Breeze aveva esordito bene. Aggressivo e deciso, Tommaso Chieffi l'ha portata più volte in prima posizione, talvolta ha giocato duro, fino ad andare a investire gli americani in boa. Poi ha smesso di mordere e nell'ultima prova, dopo aver sfiorato il primo posto, si è trovato in coda per un colpo di vento stregato che ha favorito gli avversari. Madina, timonate da Francesco De Angelis, ha elegantemente surclassato gli ostacoli in un tranquillo crescendo. Brava 08 con Enrico Chieffi al timone ha tirato fuori la grinta alla fine: «Ne ejo sicuro - commenta l'armatore Landolfi -, l'esordio è stato lento, ma ora siamo tornati a ruggire come sempre». Alla Fastnet (il nome è del faro che fa da boa a metà percorso, a 300 miglia di Cowes, a Sud dell'Irlanda) partecipano 230 barche oltre alle 21 in lizza per la Mumm Admiral's Cup. Fra queste anche i 6 wor 60 che a settembre partiranno per il giro del mondo, fra cui Merit Cup con due italiani a bordo. La regata che parte oggi è la più lunga e impegnativa fra le gare d'altura. Dopo la tragedia del 1979 in cui morirono 15 marinai in una improvvisa burrasca, si è velata di un certo misticismo. Ecco il commento di Tommaso Chieffi, di Breeze, che nel '95 portò la Coppa deU'Ammiraglio in Italia proprio vincendo il Fastnet: «A Fastnet of- fre tanti spunti tecnici a cominciare da un percorso insidiato da scogli e correnti. Queste sono dovute alle forti escursioni delle maree (4 metri) che in alcune zone costringono le barche piccole a faticose risalite. Noi avevamo trovato fino a 4 nodi di corrente contraria. Fortunatamente il vento ci aveva consentito di andare a 6-Rodi, ma può capitare anche di indietreggiare senza vento». Irene Cablati La «Brava Q 8», una delle barche italiane oggi al via del Fastnet, ultima prova dell'Admirars Cup

Luoghi citati: Irlanda, Italia