UN ANTICIPO DIFFICILE

UN ANTICIPO DIFFICILE UN ANTICIPO DIFFICILE NON occorreva essere esperti in questioni valutarie per immaginare dalle modalità e dai tempi che i trattati hanno fissato per il processo di unione monetaria che alle scorribande della speculazione valutaria e finanziaria sarebbero state offerte sconfinate praterie. Quanto sta accadendo in queste settimane sui cambi e nelle Borse di tutto il mondo, dunque, non sorprende se non per il fatto che i governi non hanno adottato alcuna misura preventiva ed ora, di conseguenza, appaiono del tutto impreparati a farvi fronte, col rischio che, secondo le più classiche delle reazioni, si inneschi un processo di rialzo dei tassi di interesse che penalizzerebbe ancor più la già grama condizione economica dell'Europa. Così come appariva chiaro l'implicito invito alla speculazione contenuto nelle modalità e nei tempi fissati dal trattato, così altrettanto chiara era la soluzione, forse l'unica possibile: l'anticipo della decisione sul compimento dell'unione monetaria e sui Paesi che ne avrebbero fatto parte. Fu motivo di conforto riscontrare che quell'ipotesi aveva fatto strada Alfredo Recanatesi CONTINUA A PAG. 8 PRIMA COLONNA

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