Professionisti, ecco come potranno «ricongiungere»

Professionisti, ecco come potranno «ricongiungere» Professionisti, ecco come potranno «ricongiungere» Un medico di 65 anni di età e un reddito lordo annuo di 100 milioni ricongiunge nel fondo 10 anni di contributi Inps, raggiungendo in tal modo il diritto immediato alla pensione di vecchiaia. Deve pagare 277 milioni, cui vanno sottratte le somme trasferite dall'lnps. CENTO, duecento, trecento milioni. Sono queste le cifre che i liberi professionisti si sentono sparare dalle Casse di previdenza per trasferire in esse i contributi versati in altri Fondi. E analoga richiesta tocca a quelli che compiono il cammino inverso, trasferiscono cioè i contributi fuori delle Casse professionali per portarli in altri Fondi (Inps, Inpdap, Inpdai, ecc.). DUE PICCOLI ASSEGNI 0 in entrata o in uscita la ricongiunzione costa una barca di soldi. Il prezzo da pagare è talmente elevato che solo pochi lavoratori accettano il verdetto e si adattano a pagare le somme richieste. In genere appartengono a questa «razza» i professionisti (o ex) che, solo sommando i due diversi spezzoni contributivi, raggiungono il diritto a pensione. Fuori di questo caso è difficile, per gli interessati, accettare l'onere del trasferimento. Preferiscono prendere 2 piccole pensioni, mantenendo separati 1 versamenti, piuttosto di un'unica elevata pensione. ASSOCIAZIONI La 1.45 del 5/3/90, che ha dato la possibilità della ricongiunzione anche ai Uberi professionisti, era stata salutata come una grande vittoria, una tappa di avvicinamento alle posizioni previdenziali già raggiunte da tempo dai lavoratori dipendenti e autonomi. Ma le condizioni iugulatorie delle norme hanno ribaltato il giudizio. Ed ora è rimasto solo un coro di mugugni e proteste. Sono sorte persino associazioni per difendere la categoria (agguerritissima, ad esempio, la Ring di Parma) e conquistare il diritto di traslocare i contributi a prezzo equo. Cioè al costo che più o meno sopportano i lavoratori dipendenti. I FATTORI Come mai la ricongiunzione è così pesante per i professionisti? Le regole non sono valide per tutti? Vediamo di entrare nel meccanismo dei conteggi per capire la protesta degli interessati. Il costo si basa su alcuni fattori quali: età della persona, sesso (in genere le donne pagano di più, vivendo più a lungo), reddito, anzianità contributiva raggiunta. Facciamo conto che il professionista, iscritto da 10 anni al Fondo, trasferisca in esso 10 anni di contributi Inps o statali. Il calcolo si basa sull'aumento di pensione che in via teorica si ricava dall'operazione. COEFFICIENTI Supponiamo che l'interessato abbia un reddito professionale di 60 milioni annui e che in relazione al trasferimento dei 10 anni di contributi la pensione aumenti di 12 milioni lordi annui (il calcolo si basa sui dati del momento e ipotizza che la pensione sia chiesta in quel momento). E' proprio sulla differenza dei 12 milioni che si calcola il pagamento. Ogni fondo ha proprie tabelle contenenti i coefficienti che vanno moltiplicati sull'aumento citato e danno come risultato la somma da pagare. Ad essa si sottrae l'importo dei contributi che il Fondo trasferisce al Fondo ricevente con l'aggiunta degli interessi al tasso del 4,5% e si ottiene la somma da pagare. DIPENDE DALL'ETÀ' Il principio che applicano le tabelle è che più si è giovani e meno si paga. Infatti il giovane prenderà la pensione dopo molti anni e quindi in pratica riscuoterà il frutto dell'investimento dopo molto tempo. Chi è avanti con gli anni riceve l'aumento della pensione in tempi ravvicinati e perciò deve pagare di più. Così se chi ha 35 anni deve pagare 10 volte l'aumento di pensione, chi ha oltre i 60 anni deve pagare almeno 15 volte tanto. Ma il guaio della legge 45/90 è che la ricongiunzione si paga per intero. E' qui che risiede la ingiustizia del sistema. SENZA SCONTO Mentre gli altri lavoratori pagano la metà delle somme che risultano dalle operazioni descritte il libero professionista deve pagare per intero la somma senza alcuno sconto. Ecco che cosa accade: — La cassa che trasferisce i contributi restituisce esclusivamente i contributi versati (anche la quota a suo tempo pagata dal datore di lavoro nel caso di lavoro dipendente) con l'aggiunta degli interessi al 4,5% annuo. — La cassa che riceve i contributi chiede al malcapitato non i contributi dovuti al Fondo ma la ri-

Luoghi citati: Cento, Parma