L'influenza del vento solare sul clima

L'influenza del vento solare sul clima L'influenza del vento solare sul clima NEL campo delle previsioni meteorologiche, anche se ancora mancano conferme definitive, forse si sta affermando una nuova teoria che fa riferimento al vento solare. Il merito spetta al fisico e matematico britannico Piers Corbyn (docente alla South Bank University di Londra) che basa le sue previsioni giorno per giorno, con anticipo anche di mesi, sull'influenza climatologica delle particelle cariche (elettroni e protoni) emesse dal Sole, che interagiscono con il campo magnetico terrestre. Il Sole, una tra i miliardi di stelle che formano la nostra galassia, la Via Lattea, è un'immensa fornace atomica. Le temperature nel suo interno superano i 15 milioni di gradi, per scendere all'esterno a 6000 °C. Ogni secondo il Sole per vivere brucia 4,5 milioni di tonnellate di idrogeno, che trasforma in energia. Sulla sua superficie, la fotosfera, compaiono le «macchie solari», regioni «più fredde», a 4500 °C. La vita media delle macchie varia da pochi giorni a qualche decina; le macchie, comparendo a gruppi alle latitudini più elevate, diventano sempre più piccole e rade verso l'equatore, fino a scomparire. Il loro ciclo magnetico completo ha una durata di circa 22 anni. Infatti le macchie hanno un ciclico aumento e calo con un periodo medio di 11 anni, seguito da un periodo analogo ma con polarità magnetica invertita. Tra i fenomeni che accompagnano l'attività solare abbiamo anche le protuberanze: enormi getti di materia brillante, composta per lo più da idrogeno lanciato verso lo spazio anche a un milione di chilometri di altezza Si può assistere anche a improvvisi brillamenti sulla superficie solare, in particolare nelle zone di forte attività. Questi flash si chiamano flares o facole o eru zioni cromosferiche che si formano per opposta polarità tra macchie solari. La loro lumino sita è superiore a quella del Sole ma dura pochi rninuti, con temperature di circa 10 milioni di gradi. Le eruzioni cromosferiche emettono radiazioni che oltre ad essere luminose sono costituite da raggi X e radioonde. Si viene a creare una corrente di ioni ed elettroni. Questi ioni raggiungono un tale potenziale di energia cinetica da sfuggire all'attrazio ne solare raggiungendo la Terra ii. un tempo compreso tra i 30 minuti e le 27 ore. Questa energia, costituita da radiazioni elettromagnetiche, crea disturbi nelle trasmissioni e agli stru menti di bordo di navi ed aerei e viene chiamata vento solare. Il vento solare esercita la sua forza tra l'altro sulle comete, che vediamo con la coda composta principalmente di polvere rivol ta in senso opposto alla direzio ne del Sole. Fortunatamente l'impatto energetico del vento solare non raggiunge la Terra: le sue folate vengono deviate dallo scudo protettivo delle Fasce di Van Alien, generate dal campo magne tico terrestre, costituito da un insieme di invisibili linee di forze che descrivono una curva da un polo magnetico all'altro del nostro pianeta. Negli spazi più lontani queste linee vengono deformate dalla forza del vento solare assumendo una forma di goccia allungata. La Terra si muove dunque entro una cavità magnetica allungata e scavata nel vento solare. Può accadere che oltre i margini delle zone di Van Alien, le hnee di forza del vento solare riescano a penetrare attraverso lo stretto corridoio polare nella ionosfera, dando luogo alle aurore boreali. Questi fenomeni sono dovuti a correnti di elettroni che muovendosi lungo traiettorie elicoidali, subiscono collisioni ad alta energia con la ionosfera, per cui vengono ionizzati atomi e dissociate molecole. Le radiazioni elettromagnetiche che ne scaturiscono danno luogo a quegli spettacolari fenomeni luminescenti di grandi proporzioni che sopra le regioni artiche vanno sotto il nome di aurore boreali. A questo punto è indubbio che, anche se la scienza non si è espressa definitivamente circa la modificazione momentanea di particolari regimi climatici, le aurore boreali sono la dimostrazione dell'influsso che esercitano le emissioni solari sul magnetismo terrestre. Le indagini statistiche avviate all'inizio del secolo hanno fatto notare anomalie meteorologiche in concomitanza con la massima attività solare, qumdi in presenza di macchie solari. Si è riscontrato che lo spessore degli anelli di accrescimento delle piante subisce un incremento durante il periodo di massima attività solare, mentre gli stessi anelli risultano più stretti negli anni di scarse precipitazioni. i ppNegli Stati Uniti i climatologi hanno osservato una successione di periodi di siccità ogni 22 anni circa che corrispondono al ciclo magnetico delle macchie solari. Infine la grande energia solare che riesce a giungere sulla Terra attraverso i corridoi polari, serve a smuovere le grandi masse d'aria. Si provoca così uno scambio tra quelle più fredde dei poli e quelle più calde dell'equatore favorendo lo sviluppo dei venti, delle alte e basse pressioni, dei fronti caldi e freddi e delle perturbazioni. A questo punto nel futuro i meteorologi dovranno tener conto anche dello stato del Sole prima di avviare analisi sui fenomeni atmosferici che avvengono sulla Terra. Il supporto di un archivio storico di analoghe situazioni dell'effetto Sole sul tempo oltre ad una quotidiana informazione sulla sua attività, sarà utile nel formulare previsioni a lunga scadenza. E' certo comunque che Corbyn, che a Londra gestisce l'agenzia meteorologica Weather Action, ha realizzato bollettini meteo a breve e a lunga scadenza che si sono rivelati più precisi di quelli dei maggiori esperti meteorologi britannici. Giorgio Minetti I NUMERI DEL SOLS Diametro: 1.394.000 km.-Distanza dalla Terra: 149.000.000 km. Superficie: 6060 miliardi di kmq. • Temperatura media: 6.000.000 di gradi. ASmosfera: composto da tre zone: fotosfera, cromosfere, corona. Fotosfera: superficie luminosa de! Sole con struttura granulare. • Cromosfera: porte del l'atmosfera solare compresa tra fotosfera e corona, costituita principalmente da idrogena, calcio, elio. • Corona: aureola luminosa die circonda il Soie. • Protubercnio: getto di materia brillante. Brillamenti: improvvisi e rapidi aumenti di luminosità di piccole aree solari. - Focola: zona del disco solare più luminoso detti circostante fotosfera. - Macchie solari: zone della superficie solare più scure delle aree circostanti per riduzione delle temperature. - Magnef osterà: zone esteme alla Terra dove si risente maggiormente de! campo magnetico. Le linee di forza del campo magnetico convergono in corrispondenza dei poli verso l'interno delia Terra, attraversa il corridoio polare. • Magnetopai/sa: confine i protezione della mognetosfera. - Vento solare; energia irradiata dai Sole sotto forma di rodiozicni elettromagnetiche. • Aurora boreale: fenomeni luminescenti nelle parti alto dell'atmosfera polare per attrazio da parte del compo magnetico terrestre dei poli. •Fasce di Van !" radioattive circostanti la Terra all'inarca toroidali; < ' da parte del compo magnetico terrestre dei poli. •Fasce di Van !di ii l T lli idli ' radioattive circostanti la Terra all'inarca toroidali; < ' SCUDO DI PROTEZIONE MAGNETICA

Persone citate: Giorgio Minetti I, La Terra, Piers Corbyn, Van Alien, Weather

Luoghi citati: Londra, Stati Uniti