Sicilcassa in alto mare

Sicilcassa in allo mare Sicilcassa in allo mare Ciampi non molla sul polo ROMA DALLA REDAZIONE ROMA. Il polo bancario siciliano con il salvataggio della Sicilcassa e l'intervento di Mediocredito centrale e Banco di Sicilia non ha, al momento, alternative. Le istanze che vengono dall'assemblea regionale siciliana non possono essere accolte. Questo l'esito di un verticefiume (quasi cinque ore) al Tesoro con Carlo Azeglio Ciampi e i protagonisti dell'operazione: oltre ai vertici della Banca d'Italia (guidati dallo stesso Fazio) c'erano il presidente e l'assessore al Bilancio della Regione Sicilia, Giuseppe Provenzano e Marzio Tricoli, i presidenti della Fondazione del Banco Carlo Dominici e del Mediocredito Centrale Gianfranco Imperatori. La riunione era stata convocata dopo la bocciatura da parte dell'Ars (assemblea regionale siciliana) del piano di fusione Banco-Sicilcassa messo a punto per evitare la liquidazione della Sicilcassa il prossimo 7 settembre. Da Ciampi sono giunte tuttavia alcune aperture: se nelle prossime settimane dovessero essere presentati nuovi progetti saranno esaminati dalle autorità. «I partecipanti all'incontro - dice una nota del Tesoro -, preso atto che al momento non esistono soluzioni alternative, hanno confermato la validità del progetto di costituzione di un polo bancario siciliano di grandi dimensioni che si propone di fornire all'economia siciliana, e in particolare alle piccole e medie imprese, l'apporto di professionalità e di risorse di una banca di sviluppo come il Mediocredito Centrale. Hanno poi individuato le varie fasi degli adempimenti necessari per la realizzazione dell'operazione». Dopo aver ribadito l'assenza di alternative al «polo», lo spiraglio: «Se nelle prossime settimane si profileranno soluzioni praticabili per un'appropriata soluzione della crisi della Sicilcassa diverse da quella finora considerata - conclude la nota del Tesoro - esse saranno prese in esame dalle autorità competenti con la massima attenzione». I tempi per trovare l'intesa o alternative praticabili al piano messo a punto dalle autorità monetarie sono ristretti. La liquidazione della Sicilcassa è ormai alle porte ed un eventuale decreto di proroga - ha spiegato il commissario straordinario Antonio Cassella - è consentito dal Testo Unico della legge bancaria solo per due mesi, ma a condizione che sia finalizzato all'attuazione di un progetto già approvato. Un possibile terreno di incontro poteva essere quello di dilazionare nel tempo la fusione, rinviando l'integrazione fra le due banche che resterebbe comunque l'obiettivo finale. Ciò potrebbe consentire di smussare il «no» dei sindacati al piano aprendo qualche spiraglio nelle file serrate degli oppositori al progetto. i positori al progetto. Gli stessi dirigenti della Sicilcassa hanno manifestato la disponibilità ad impegnare il 50% circa della loro liquidazione nella sottoscrizione di azioni (per un apporto di 90-100 miliardi circa), mentre da alcuni comuni siciliani è arrivata l'offerta di contributi al risanamento. Prodi vara il comitato dei ministri per la gara del terzo gestore di telefonini

Persone citate: Antonio Cassella, Carlo Azeglio Ciampi, Carlo Dominici, Ciampi, Gianfranco Imperatori, Giuseppe Provenzano, Marzio Tricoli, Prodi

Luoghi citati: Roma, Sicilia