Una nuova era per il Banconapoli

Estesa la procedura contro i vecchi amministratori. Previsioni rosee per il '97 Estesa la procedura contro i vecchi amministratori. Previsioni rosee per il '97 Una nuova era per il Banconapoli Ina e Bnl debuttano in consiglio NAPOLI. Con lo sbarco di Ina e Bnl ai vertici comincia il nuovo corso del Banco di Napoli, istituto pluricentenario fondato nel 1539, messo in ginocchio da strategie finanziarie decisamente allegre e ora pronto a ripartire con i conti ripianati e il bilancio ripulito. Il passo formale è avvenuto ieri con la nomina del nuovo consiglio di amministrazione espressione dei due nuovi azionisti di controllo, attraverso Banco di Napoli holding, e del ministero del Tesoro. Sabato il board si riunirà per nominare il presidente, l'amministratore delegato e il comitato esecutivo. A via Toledo il passo è stato celebrato con grande ottimismo, tanto che il presidente uscente Giuseppe Falcone (di cui si attende la conferma al vertice) si è spinto a promettere un pareggio per l'esercizio '97. «Il primo semestre dell'anno mostra che siamo in linea con i primi tre mesi: si va bene, relativamente, si intende. Il primo trimestre, insomma, non è stato un fatto episodico». Ma il recente passato non è stato dimenticato: l'assemblea dei soci, riunita ieri a Napoli, ha anche votato l'estensione dell'azione di responsabilità agli ex amministratori e sindaci sanzionati dal Tesoro il 3 febbraio scorso. Il banco aveva già avviato un'azione di responsabilità nei confronti della società di revisione Price Waterhouse, degli eredi di Ferdinando Ventriglia (ex direttore generale), di Pietro Giovannini e Giampaolo Vigliar (ex amministratori delegati).

Persone citate: Ferdinando Ventriglia, Giampaolo Vigliar, Giuseppe Falcone, Pietro Giovannini, Price Waterhouse

Luoghi citati: Napoli