L'Ue studia l'anticipo dell'Euro

l/Ue studia l'anticipo dell'Euro l/Ue studia l'anticipo dell'Euro La proposta a settembre al Consiglio Ecofin ROMA. Anticipare la tabella di marcia dell'Euro per stroncare i movimenti speculativi contro le valute europee. Il presidente del Consiglio Romano Prodi e il ministro del Tesoro Ciampi rilanciano in coro l'idea e raccolgono pareri contrastanti. Gli economisti sono divisi, gli operatori finanziari scettici, ma secondo fonti lussemburghesi - Paese che ha la presidenza di turno dell'Unione europea - la proposta sarà discussa in occasione del Consiglio dei ministri economici dei Quindici in programma il 13 settembre a Bad Mondorf, stazione termale del Granducato. E di lì potrebbe decollare la manovra per accelerare la corsa verso la moneta unica. La scorciatoia suggerita da Roma è già stata tracciata a metà maggio proprio dal primo ministro lussemburghese, Jean-Claude Juncker, e dibattuta il mese scorso dal comitato monetario, l'organismo tecnico che prepara le riunioni dei ministri economici. E' dunque probabile che la presidenza tenterà di convincere i partner a forzare l'andatura e a non attendere il maggio dell'anno prossimo per stabilire da chi sarà formato il clan della moneta unica. La presidenza lussemburghese pensa di definire una procedura che consenta entro la fine di quest'anno, presumibilmente tra ottobre e novembre, di stabilire dei tassi di cambio «indicativi» tra le monete nazionali e l'euro, magari adottando parità centrali attualmente definite per il sistema monetario europeo. Solo in seguito, dal gennaio 1999 come previsto da Maastricht, si passerebbe ai cambi fissi e irrevocabili. Sin qui le fonti dell'Unione, criticate dal Nobel Paul Samuelson. L'economista americano sconsiglia l'anticipo della definizione delle parità ed invita a riflettere sui rischi di un errore che amplifichi la speculazione. Per l'istituto economico tedesco Ifw di Kiel, invece, la proposta è interessante eppure non viene giudicata sufficiente a mettere al riparo dalle turbolenze. In linea con il pensiero di Prodi e Ciampi l'economista Mario Baldassarre «Se l'Euro deve assumere un significato politico, anche a rischio di diventare debole rispetto al superdollaro o al marco afferma - i governi decidano pure di anticiparlo a settembre: in questo modo, potremo prendere in contropiede gli stessi mercati che hanno già dato un verdetto negativo, per poi vedere cosa succederà a cose fatte, con l'avvio dell'Euro». Di segno contrario l'avviso dell'economista di Forza Italia Antonio Marzano che parla di «idea Lrrealistica» dettata solo dal timore che «il rafforzamento del biglietto verde possa creare squilibri del tasso di cambio a danno delle monete più deboli come la lira e la peseta». Dubbi infine alla City. «Non vedo come si possa anticipare la decisione su chi è dentro e chi no», dice Giorgio Radaelli, economista della Lehman Brothers. Aggiunge Darren Williams, della Ubs: «Dal punto di vista teorico tutto si può fare, ma credo che sia estremamonte improbabile che ciò possa accadere e non consigliabile». [r. e. s.] <

Persone citate: Antonio Marzano, Ciampi, Claude Juncker, Darren Williams, Giorgio Radaelli, Mario Baldassarre, Paul Samuelson, Prodi, Romano Prodi

Luoghi citati: Bad Mondorf, Kiel, Roma