Il computer dei concerti impossibili

H computer dei concerti impossibili H computer dei concerti impossibili California, creata una nuova sinfonia di Mozart WASHINGTON. Un insegnante di musica americano si prepara a dare al mondo opere inedite di geni come Beethoven, Bach e Mozart. Opere che gli interessati non hanno mai scritto ma che il computer creato da David Cope della University of Santa Cruz, in California, è in grado di «dedurre» e orchestrare dopo aver analizzato la produzione dei compositori ed averne estratto, per così dire, l'essenza creativa. L'elaboratore compositore, battezzato dal suo creatore Experiments in Musical Intelligence (Emi), oltre a brani nuovi di Bach, Beethoven e Mozart, ha già scritto lavori di Brahms, Chopin e Rachmaninov per un totale di 1500 sinfonie, 2000 sonate e 1500 altre composizioni in soli tre mesi. Di Mozart ha persino ricostruito un'intera sinfonia che è stata presentata lo scorso aprile a Santa Cruz. Il concerto è piaciuto a pochi ma molti, scrive l'ultimo numero della rivista divulgativa britannica «New Scientist», hanno comunque mostrato reazioni ammirate, compreso Douglas Hofstadter, esperto di scienze cognitive dell'Indiana University a Bloomington. Hofstadter, profondo conoscitore di musica e pianista per hobby, confessa di sentirsi a disagio davanti a Emi che manca di «quel non so che» tipico del tocco creativo del genio ma dice di essere «rimasto alquanto stupito» suonando una mazurka scritta dal computer ma che «avrebbe potuto uscire da un libro delle mazurke di Chopin». Emi nasce dalle ricerche fatte da Cope per sviluppare un sistema in grado di aiutarlo a superare quel che il ricercatore chiama il «blocco creativo». Per realizzarlo Cope si è ispirato al principio del cosiddetto «gioco dei dadi musicale» usato da Mozart e da altri musicisti del XVIII secolo. Questo gioco consiste nella frammentazione di un pezzo musicale in una serie di elementi base che vengono poi ricuciti insieme seguendo uno schema suggerito dalla progressione casuale di lanci di dadi, tenendo naturalmente conto delle regole della grammatica e della sintassi musicale. Niente di più facile per un computer che, per imitare lo stile di un particolare compositore, mette poi a confronto i motivi di fondo emergenti dalle singole opere derivandone quel che Cope chiama «essenza creativa». I brani del compositore sono cioè «setacciati» per isolare le sequenze più caratteristiche, quelle che fanno da «firma creativa» e che poi il computer può inserire nella nuova opera imitando la logica creativa dell'autore. [Ansa] LONDRA NOSTRO SERVIZIO Migliaia di disoccupati inglesi tra i 18 e i 24 anni che ricevono il sussidio di disoccupazione potranno entrare all'università anche senza avere le qualifiche scolastiche necessarie. Il ministero del Tesoro ha stanziato venticinque milioni di sterline (settantacinque miliardi) per piazzare in un college almeno cinquemila giovani senza lavoro. E' uno degli esperimenti più audaci di ingegneria sociale tentati da un governo. Ma buona parte del mondo accademico è preoccupata, specialmente perché di posti liberi a disposizione in università ce ne sono sempre pochi. Meno che mai da ieri, perché un numero inaudito di studenti appena maturati ha cominciato la grande corsa per accaparrarseli: sperano di essere gli ultimi ad essere ammessi senza dover pagare per studiare. Il cancelliere Gordon Brown vuole collocare i disoccupati nei posti liberi che avanzeranno quest'autunno quando tutti gli studenti con un adeguato diploma di maturità saranno a posto. E' il fiore all'occhiello dell'ambizioso piano di Blair, che mira a togliere 250 mila giovani dalle liste di disoccupazione. Anziché elargire benefici a chi è in lista di collocamento, il governo laborista vuole dare, almeno a una parte di questi, istruzione uni¬ RIVOLUZIONE IN CLASSE ALONDRA RRIVA il Superprof, per fare dell'Inghilterra una nazione di primi della classe. «Istruzione, istruzione e ancora istruzione», aveva promesso Tony Blair prima delle elezioni. Tutte le volte che il primo ministro inglese dà voce alla sua visione, è per dire che pretende l'eccellenza. Finora è stato coerente: nei primi cento giorni al potere ha dato precedenza assoluta al suo programma di riforma della scuola e dell'università. L'«insegnante con abilità avanzate» è la nuova categoria di carriera presentata ieri dal ministro dell'Istruzione David Blunkett. I superprofessori che acquisiranno competenze e responsabilità speciali avranno una superpaga corrispondente. Requisiti: dovranno essere particolarmente bravi e in grado di trasmettere la loro esperienza agli insegnanti apprendisti e STATI UNITI neoqualificati. Con la «S» di super sulla busta paga, il governo laborista spera di frenare l'emorragia di insegnanti in gamba e con anzianità di carriera che finora erano stati incoraggiati ad andare in pensione o ad assumere incarichi amministrativi per far posto ai giovani che costano di meno. Prevedibilmente, i sindacati mostrano i denti. La National Union of Teachers obietta: tutti gli insegnanti devono essere pagati meglio, non solo pochi eletti. Ma Blunkett ribatte: «Dobbiamo fare in modo che quelli che sono in servizio da 20 o 30 anni abbiano la possibilità di un avanzamento di carriera restando in classe». Bisognerà vedere come il governo pensa di selezionare questi migliori; se, per esempio, la loro performance sarà giudicata sui voti d'esame dei loro allievi. E poi: quanti Superprof potranno permettersi le scuole? Se reste- La macchina analizza l'opera dei grandi del passato e ne estrae nuove forme

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