Identikit fornito dagli iscritti Forza Italia un sondaggio deciderà la candidatura

Identikit fornito dagli iscritti Identikit fornito dagli iscritti Forza Italia, un sondaggio deciderà la candidatura FIRENZE. L'Ulivo «paracaduta» sul Mugello un candidato tanto «pesante» quanto imbarazzante? Quale miglior occasione tattica per Forza Italia, accusata spesso di essere una forza politica senza democrazia interna, di provare a dimostrare il contrario. Così le primarie per la scelta del candidato al collegio senatoriale di Firenze 3, anziché il pds e i suoi alleati, le farà il partito di Berlusconi. Il questionario è già stato preparato e il coordinatore regionale Roberto Tortoli ha avuto il via libera da Arcore. Nei prossimi giorni tutti gli iscritti di Forza Italia della provincia (sono circa un migliaio) riceveranno per posta una scheda dove si chiede l'identikit del loro candidato ideale per il Mugello: di quale forza politica del Polo deve far parte, se deve essere espressione locale o nazionale, quale professione dovrebbe svolgere e così via. Alla fine dovranno essere indicati tre nomi. Quelli più «gettonati» formeranno una rosa all'interno della quale sarà scelto lo sfidante di Di Pietro. I risultati dovrebbero esserci a metà settembre. Ma se da un lato Forza Italia avvia quella consultazione della base che proprio una parte dell'Ulivo avrebbe desiderato, dall'altra continua ad impazzare il totocandidato. L'ultimo nome su cui il Polo sembra orientato a puntare è quello di Giovanni Pallanti, segretario provinciale del Cdu, ex vicesindaco di Firenze, un passato di democristiano dalle iniziative vulcaniche, dall'eloquio aggressivo, dallo scarsissimo rispetto per i notabili del partito. Sicuramente un politico con pochi peli sulla lingua e quindi più vicino alla gente. Bisognerà vedere se Berlusconi e naturalmente i questionari distribuiti alla base, daranno l'okay. Oppure se nei prossimi giorni emergeranno nuove proposte. In fondo da quando il pds ha scelto Di Pietro, la sarabanda di proposte tra il serio e il faceto, per un valido antagonista, è stata notevole. C'è chi suggerì di contrapporre il direttore di Panorama Giuliano Ferrara, spesso in durissima polemica con l'ex magistrato, e chi Marco Pannella, per far scontrare due personaggi anti-partiti. Poi fioccarono le provocazioni più fantasiose: puntiamo sulla Di Pietro, intesa com Carmen, dissero alcuni esponenti di An, giocando sull'omonimia tra Tonino e la prosperosa quanto disinvolta soubrette. Altri fecero circolare il nome del campione di ciclismo Gino Bartali, il quale consultato gelò tutti chiedendo serafico: «Icché gli è i' Polo?». Anche Adriano Sofri sarebbe piaciuto come emblema del garantismo contrapposto al giustizialismo dell'ex esponente del pool di Mani pulite. Qualcuno, davvero di cattivo gusto, segnalò perfino Pietro Pacciani, l'uomo sospettato di essere il mostro di Firenze. Poi, con l'annuncio della discesa in lizza dell'ex direttore del Tg3 Sandro Curzi, le candidaturespettacolo hanno cominciato a lasciare il posto a quelle meno roboanti ma più possibili. Ed ecco allora i nomi del vicesegretario nazionale del Cdu e consigliere regionale della Toscana Paolo Bartolozzi (ancora in corsa) e dell'ex sindaco di Marradi e attuale vicepresidente del Consiglio regionale dell'Emilia Romagna Rodolfo Ridolfi. Ma al voto mancano ancora tre mesi e la telenovela mugellana (non mugellese, per carità, perché quelle sono le galline) potrebbe riservare altri colpi (bassi e non) di scena. Francesco Maricini

Luoghi citati: Arcore, Emilia Romagna, Firenze, Marradi, Toscana