Caccia: un decreto salvapasseri

Accordo a Palazzo Chigi. Il provvedimento sarà approvato dal primo Consiglio dei ministri Accordo a Palazzo Chigi. Il provvedimento sarà approvato dal primo Consiglio dei ministri Caccia; un decreto salvapasseri Nessuna deroga alle regioni ROMA. Forse sta per placarsi la bufera sulla caccia. E' infatti in arrivo un decreto per bloccare le «Regioni fuorilegge» che dovrebbe essere approvato dal primo Consiglio dei ministri del dopo-vacanze. Nel tardo pomeriggio di ieri, al termine di una giornata di consultazioni, è stato trovato infatti un accordo dopo che il ministro dell'Ambiente Edo Ronchi ha incontrato il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Enrico Micheli. Il decreto, che sarà un Dpcm, predisposto dall'ufficio legislativo del ministero dell'Ambiente e condiviso da quello della Presidenza del Consiglio, ripristina integralmente la norma comunitaria e quindi esclude ogni possibilità di deroga per la caccia e prevede, come d'altronde già previsto sia dall'Unione Europea sia dalla legge sulla caccia, la possibilità di abbattimenti limitati, assolutamente motivati e documentati da precise ragioni come quelle sanitarie o per la protezione delle colture agricole, quando non esistano interventi alternativi. Soddisfatta cautela del WWF che in una nota scrive: «Riconosciamo al ministero dell'Ambiente di avere svolto un ottimo lavoro per tentare di riparare ai danni causati dall'ultimo Consiglio dei ministri che non ha voluto bloccare la normativa regionale illegittima in tema di proroghe all'attività venatoria prodotto da Lombardia, Emilia Romagna e Toscana. Se il prossimo Consigbo dei ministri approverà il dpcm predisposto stasera dall'ufficio legislativo del ministro Ronchi e condiviso da quello della presidenza del Consiglio dei ministri si porrà un rimedio significativo al gravissimo errore commesso dal governo». «La vicenda caccia sembra concludersi positivamente, ma la vertenza ambientale deve rimanere aperta - conclude il WWF - sino ad un chiarimento ufficiale e pubblico del governo sulla politica ambientale che intende perseguire soprattutto in relazione alla legge finanziaria». Nella giornata di ieri il WWF aveva emesso un comunicato durissimo nel quale si contestavano al governo gravi carenze in campo ambientale elencando le presunte «malefatte» dell'esecutivo: «A parlare sono i fatti: la concessione alla Società Autostrade è stata prorogata per via amministrativa senza attendere il parere del ministro del Tesoro e bypass andò il Parlamento; gli elenchi delle opere sbiocca-cantieri non sono definiti; è stato adottato il piano triennale Anas senza il parere obbligatorio del ministro dell'Ambiente; l'alta velocità proce¬ de senza ripensamenti; ancora non è stata sciolta la società Metropolis; non si conosce ancora il destino di Tav; si è ancora in attesa che venga indetta la conferenza nazionale dei trasporti promessa in occasione dello sblocco di 18 km della variante di valico». La pagella nera del WWF continuava così: «D corpo forestale dello Stato viene sempre più utilizzato in ambito regionale nel quadro del riordino del ministero delle Risorse agricole; la legge Bassanini ha indebolito i poteri decisionali degli enti locali e delle amministrazioni preposte alla tutela dell'ambiente; la Finanziaria ha riproposto le norme contenute nel "condono edilizio"; i cosiddetti "decreti antiambiente" sono stati reiterati dal governo Prodi e sono decaduti per mancata convenzione solo grazie all'intervento della Corte Costituzionale; ad oltre 6 anni dal disastro della superpetroliera Haven il governo non ha Il ministro dell'Ambiente Edo Ronchi ancora assunto una posizione rigida e inequivocabile sul risarcimento del danno ambientale; è stato approvato un provvedimento che incentiva la rottamazione delle auto che non ha nulla di ambientale ma nasconde solo il grande favore fatto all'industria dell'automobile; si è dato atto ad un processo di revisione, in senso regionalistico, della legge 394/91 sulle aree protette ed i parchi nazionali». Di fronte a questo elenco di «errori ed omissioni», il WWF Italia ha chiesto a ciascun ministro del governo Prodi «una pubblica assunzione di responsabilità e un chiarimento definitivo sulla politica ambientale». [r.i.]

Persone citate: Bassanini, Edo Ronchi, Enrico Micheli, Ronchi

Luoghi citati: Emilia Romagna, Italia, Lombardia, Roma, Toscana