Pensioni truffa da 8 mila miliardi l'anno

Registri da aggiornare, l'Inps pagherebbe a persone decedute. L'istituto: il fenomeno è limitato Registri da aggiornare, l'Inps pagherebbe a persone decedute. L'istituto: il fenomeno è limitato Pensioni, truffa da 8 mila miliardi Panno Denuncia della Cgil: sopra i 75 anni false 10 su 100 pensioni. Ma oltre questa linea si assiste ad una crescita rispetto alla popolazione, che arriva a 111 pensioni pagate per ogni 100 cittadini ultraottantenni. Pertanto l'escursione è di ben 14 punti percentuali (da -3% a +11%) rilevata nei due blocchi 70-74 anni e oltre 80 anni. «Questo dato ci preoccupa spiega Francesco Più - perché vuol dire che non c'è capacità di controllo sui decessi e questo crea turbamenti nei conti dell'Inps e degli altri enti pre¬ videnziali. Il sistema pensionistico già soffre di un grosso problema di evasione contributiva, che stimiamo nell'ordine di 40 mila miliardi all'anno, e ora sembra che ci siano problemi anche sui pagamenti, nel senso che si incassa di meno e si paga di più del dovuto». La fonte di ogni irregolarità - secondo Più - andrebbe ricercata nelle anagrafi dei Comuni che non aggiornerebbero i dati in tempo reale: «Se i dati delle anagrafi comunali sono instabili l'incrocio con i dati Inps crea instabilità a sua volta. In prospettiva del decentramento amministrativo bisogna rigovernare tutr to il sistema». Senza dire delle pensioni accreditate direttamente in banca, per cui mancano controlli efficaci. Va da sé che la trattativa sullo Stato sociale muoverebbe da dati assai diversi se solo ci fosse un controllo più serrato. La questione non è di poco conto e neppure di mera trasparenza, infatti, secondo lo Spi, per ogni punto percentuale di divario tra popolazione e erogazione delle pensioni, si avrebbe un risparmio tra gli 800 e i 1000 miliardi (all'incirca 8-10 mila miliardi l'anno). La ricerca e le sue conclusioni hanno suscitato qualche perplessità in Silvano Miniati, segretario dei pensionati Uil, secondo il quale quelle cifre per ora «rischiano solo di creare allarme fra i cittadini», e andrebbero meglio controllate prima di es- sere diffuse. Anche l'Inps condivide le perplessità di Miniati, e in un comunicato precisa che se il fenomeno degli «indebiti» esiste, non potrà però «mai assumere le dimensioni denunciate». Infatti «attraverso il casellario generale dei pensionati - si legge nella nota sono stati effettuati controlli incrociati che hanno evidenziato indebiti per circa 700 miliardi l'anno e le modalità di recupero sono stabilite dalla legge 662/96». E per quanto riguarda il controllo dell'esistenza in vita, l'Inps precisa che dall'aprile '97 sono già state inviate telematicamente «dai Comuni collegati direttamente o indirettamente all'ente previdenziale (oltre 3000) circa 150.000 variazioni, di cui 55.000 decessi e 9000 variazioni di stato civile». Nel '96 - per esempio su 460 mila ultranovantenni controllati, solo il decesso di 24 mila persone non era stato segnalato, ma le pensioni riscosse indebitamente erano state solo 170 (per un ammontare di 700 milioni). Conclusione: non sono 8 mila i miliardi pagati indebitamente, come dice la Cgil, ma almeno un migliaio sì, come conferma l'Inps. Il problema resta.

Persone citate: Miniati, Silvano Miniati