Un rinvio fatale di E. St.

Un rinvio fatale Un rinvio fatale 1131 luglio i soldati italiani sarebbero dovuti rientrare BEIRUT. Si sarebbero salvati, se i tempi della missione fossero stati rispettati. La missione Unifil nel Sud del Libano è cominciata nel marzo del 1978 e si sarebbe dovuta concludere il 31 luglio scorso, ma è stata prorogata fino al 31 gennaio prossimo. Prima della morte dei quattro soldati, avvenuta l'altro ieri sera in un incidente di elicottero nel Libano del Sud, erano 45 i militari italiani impegnati nella missione Unifil, il cui quartiere generale si trova a Naqoura. L'Unifil dispone di circa quattromilacinquecento uomini ed è stata creata nel 1978 per controllare il ritiro degli israeliani dal Libano meridionale. Del contingente, oltre agli italiani, fanno parte caschi blu di Francia, Finlandia, Irlanda, Ghana, Fiji, Nepal, Norvegia e Polonia. Il gruppo elicotteristico italiano inter-arma era entrato a far parte della forza di pace del- l'Unifil nel 1979. Con quello caduto l'altro ieri tra i villaggi di At-Tiri e Rahaf disponeva, tra l'altro, di cinque elicotteri Agusta-Bell. Dopo l'incidente occorso agli italiani, le operazioni dell'Unifil con l'uso di elicotteri sono state per il momento sospese «fino a nuovo ordine», ha comunicato un portavoce delle Nazioni Unite. «E' un incidente che non ci aspettavamo - ha detto il generale Stanislaw Wozniak, comandante in capo della missione Unifil -, anche perché è avvenuto dopo decine di migliaia di ore di volo» sul teatro dell'ultimo fronte di guerra attivo del conflitto arabo-israeliano. La commissione d'inchiesta Italia-Unifil - per l'Italia sette esperti guidati dal generale Pasqualino Verdecchia - ha cominciato i suoi lavori, e sarà integrata anche da tecnici Onu provenienti da New York, ha precisato Wosniak. [e. st.]

Persone citate: Pasqualino Verdecchia, Stanislaw Wozniak