Sulle montagne continua la strage

13 Morti altri tre escursionisti Sulle montagne continua la strage CERVINIA. E' un'estate di sangue sulle montagne, la strage non si ferma. Ieri altri 3 morti in quota, in 3 distinti incidenti. Sulla parte Est del Cervino, sul versante svizzero, è rimasto ucciso un alpinista di cui non si conoscono ancora le generalità: è precipitato per un lungo tratto e guide e soccorritori dell'«Air Zermatt» si sono recati sul posto con un elicottero. Proprio ieri, dal versante italiano sono cominciate le ascensioni e le condizioni della montagna erano state definite dagli esperti accettabili e non più «proibitive». E' morto anche un tedesco di 19 anni, Thomas Rippl, che stava percorrendo in compagnia di alcuni amici un sentiero a circa 3100 metri in Val Passiria: per cause che sono in corso di accertamento da parte dei carabinieri della compagnia di Moso in Passiria, in provincia di Bolzano, si è sfracellato su un costone roccioso. Gli amici del giovane hanno riferito che al momento della tragedia le condizioni atmosferiche erano buone, il cielo era nuvoloso ma la visibilità era assoluta. Inoltre il gruppo aveva scelto un percorso non particolarmente impegnativo: il sentiero «Hans Grutzmacher», infatti, è di quelli segnalati sulle mappe della zona. Sciagura anche sul colle del Blegier, a 2400 metri di altezza, in provincia di Torino: un escursionista di 52 anni, Giulio Vermont, è scivolato su una pietraia ed è morto sul colpo. Nonostante il pronto intervento del Soccorso Alpino, per l'uomo non c'è stato più nulla da fare. E il tragico elenco si è ancora allungato ieri sera. Sono stati dati per morti dalla Gendarmeria d'alta montagna di Chamonix i 3 alpinisti francesi che domenica scorsa non erano rientrati da una escursione sul massiccio del Monte Bianco. Le ricerche, condotte dall'alba di lunedì scorso, sono state sospese ieri sera. Per i soccorritori, che ieri hanno trovato un passamontagna, una borraccia, e una piccozza, i 3 sono certamente precipitati in un crepaccio non lontano da dove sono stati rinvenuti i loro effetti per- Ancora tracin Altodella mdel diplted nessuna cia Adige moglie omatico esco sonali. Intanto, proseguono senza esito le ricerche di Annemarie Neuner Linke, 56 anni, moglie del plenipotenziario della Repubblica Federale tedesca nella Città del Vaticano: era stata vista per l'ultima volta lunedì pomeriggio nei pressi del rifugio Bolzano sullo Sciliar. Si è invece conclusa solo con una gran paura la gita di Antonio D'Angelo, di 43 anni: è stato tratto in salvo sulla cresta Ovest del Corno Grande del Gran Sasso. Durante la scalata l'escursionista è scivolato per alcuni metri e non ha avuto più la forza di proseguire. Le sue grida di aiuto sono state udite da un altro alpinista che ha dato l'allarme con un telefonino cellulare. Sono scattati i soccorsi ed è stato raggiunto. Di fronte a questa vera e propria emergenza, si moltiplicano gli appelli alla prudenza. «L'alpinismo richiede una scuola», sostiene Chantal Mauduit, l'alpinista francese del Team Sector appena rientrata a casa dopo la conquista - a metà luglio - del Gasherbnun II (8035 metri), uno dei quattro «Ottomila» del massiccio del Karakorum. «I professionisti della montagna, guide e accompagnatori, permettono di compiere delle ascensioni in sicurezza, dopo di che ognuno potrà affrontare con i propri mezzi le cime che preferisce». Duro, invece, Reinhold Messner: «Anche i club alpini europei sono responsabili della serie di incidenti mortali che si stanno verificando». E accusa: «I sistemi di sicurezza installati in montagna, in realtà, non faranno che portare a incidenti ancora più frequenti e ad altri morti». Per Messner, «è un'illusione credere che con più corde fisse e con chiodi di sicurezza in parete gli incidenti diminuiscano». Sul Gran Zebrù, infine, dove l'altro ieri sono morte 7 persone, ieri un nuovo allarme, rivelatosi poi infondato. Da un albergo era stata data la notizia che due coniugi tedeschi non avevano fatto ritorno dopo un'escursione. Immediata è scattata la macchina dei soccorsi, finché è giunta la notizia che i due, sani e salvi, avevano fatto ritorno in serata. [r. cri.] Altri tre morti ieri sulle montagne italiane. Dal Cervino all'Alto Adige non si ferma l'estate maledetta sulle vette Ancora nessuna traccia in Alto Adige della moglie del diplomatico tedesco

Persone citate: Antonio D'angelo, Chantal Mauduit, Linke, Messner, Neuner, Reinhold Messner, Thomas Rippl

Luoghi citati: Bolzano, Città Del Vaticano, Moso In Passiria, Repubblica Federale Tedesca, Torino, Vermont