«Una strage in nome della gastronomia» di D. Dan.

«Ma qui c'è la legge più severa d'Europa» «Una strage in nome della gastronomia» SPARANO a uccellini più leggeri della cartuccia che li fa fuori», commenta, amareggiato, il portavoce dei Verdi, Luigi Manconi. Senatore Manconi, vi aspettavate questa sorpresa? «Sapevamo che il rischio c'era. Il ministro Ronchi, infatti, da almeno sei mesi veniva sottoposto a pressioni da parte di varie forze, tra le quali il ministro delle Risorse Agricole, perché-si andasse all'approvazione delle deroghe». Però speravate in un'altra conclusione? «Sì, ci rassicurava un po' il fatto che il ministro della Funzione Pubblica avesse dato la nostra stessa interpretazione della direttiva europea sulle deroghe». Proviamo a spiegare meglio questa faccenda delle deroghe. Che cosa dice la direttiva europea? «Le specie protette sono, praticamente, divise in due fasce: quelle sottoposte a protezione assoluta (come falchi, aquile, i grandi rapaci) e quelle che godono di protezione "condizionata", che prevede, appunto, deroghe. In caso di necessità per ricerca scientifica, per tutela dell'ecosistema, per ragioni di sicurezza (ad esempio, negli aeroporti), per difesa delle colture, è possibile ammettere, dice la direttiva, "un prelievo"». Che cosa s'intende per prelievo? «Proprio su questo termine c'è la spac¬ catura. Qui s'è voluto interpretarlo come "caccia" e trasformare quella che dovrebbe essere un'esigenza collettiva in un'attività ricreativa». Risulta che in Toscana, Emilia Romagna e Lombardia, passeri e fringuelli danneggino le colture o siano un pericolo per gli aeroporti? «No, nel modo più assoluto. Però non possono più comparire nei menù come "polenta e osei". Non è una battuta: molti giustificano le stragi di uccelletti con la necessità di mantenere viva la tradizione culinaria». Che cosa faranno, ora, i Verdi? «Ricorso alla Commissione europea e alla Corte Costituzionale. Francia e Spagna, che hanno dato la stessa interpretazione errata della direttiva, sono state condannate a pagare un miliardo al giorno. E la Corte costituzionale aveva stabilito che, in materia venatoria, fosse lo Stato, e non le Regioni, a poter prevedere eventuali eccezioni alla regola». E dal punto di vista politico, che intendete fare? «Per l'ennesima volta si conferma che questo governo è insensibile alla cultura ambientalista, tant'è vero che il ministro Ronchi incontra spesso ostilità. Su questo tema, e su altri, andremo a un confronto ravvicinato con Prodi. E prevedo che sarà assai aspro», [d. dan.]

Persone citate: Luigi Manconi, Manconi, Prodi, Ronchi, Verdi

Luoghi citati: Emilia Romagna, Francia, Lombardia, Spagna, Toscana