Pakistan sangue nelle moschee

«Preparatevi allo battaglia» Rappresaglia sciita a Lahore e Multan, non si placa la sanguinosa faida Pakistan, sangue nelle moschee Due attentati in un giorno: uccisi 12 fedeli sunniti LAHORE. Non si placa la violenza a sfondo religioso nella provincia pakistana del Punjab, dove musulmani sciiti e sunniti si contrappongono in una sanguinosa faida. Ieri c'è stata un'altra giornata di sangue: a Lahore, capitale del Punjab, un commando di cinque uomini armati, giunti a bordo di due motociclette nel congestionato centro della città, ha fatto irruzione nella moschea di Ziaul Uloom uccidendo undici fedeli sunniti in preghiera. Due sono morti sul colpo, gli altri in ospedale. Gli assalitori sono riusciti a fuggire: secondo la polizia potrebbero appartenere a un gruppo sciita rivale di un altro gruppo estremista sunnita. Poche ore prima, un gruppo armato di fucili aveva abbattuto un militante sciita. Poco dopo altro attentato, stavolta in una moschea di Multan, sempre nella stessa provincia. Lo scoppio di una bomba lanciata durante la preghiera della sera ha ucciso almeno una persona, mentre altre trenta sono rimaste ferite. La moschea presa di mira, quella di Amir Muavia, si trova nel centro di Multan ed è controllata dalla maggioranza sunnita, impegnata in una lotta senza quartiere contro la minoranza sciita. Gravi disordini sono scoppiati oggi a Lahore, dopo il sanguinoso attacco alla moschea sunnita. Centinaia di manifestanti sono scesi in piazza per protestare contro l'attacco e, secondo alcuni testimoni, hanno bloccato il traffico, lanciando sassi contro la polizia e distruggendo numerose automobili. Violenza anche a Karachi, dove un commando ha fatto irruzione nella casa di un giornalista di destra, uccidendo il fratello e il cugino del bersaglio designato. Altre due persone sono morte a Karachi in altrettanti episodi di violenza politica. Politica e appartenenza etnico-religiosa si mischiano nell'ondata di violenza che scuote il Pakistan: nel solo Punjab ìe vittime dall'inizio dell'anno sono oltre 200, a Karachi 150. Nei giorni scorsi, dopo l'eccidio con otto morti in un mercato della città a maggioranza sciita di Shorkot, un sunnita era stato assassinato a Lahore. Immediata la rappresaglia: sicari in motocicletta avevano sparato contro i clienti di un caffè di Jhang, altro centro sciita, uccidendo tre avventori. La polizia ha intensificato la repressione arrestando a Lahore, Shorkot e Jhang diversi militanti delle due confessioni musulmane. Tra questi, il personaggio di maggiore rilievo è lo sciita Kanu Shah, considerato responsabile di almeno 32 omicidi. tAnsa-Reuter-Agi]

Persone citate: Amir Muavia, Kanu Shah

Luoghi citati: Pakistan