«D'accordo, ma non si tocca la nostra alleanza con Fini»

«D'accordo, ma non si tocca la nostra alleanza con Fini» «D'accordo, ma non si tocca la nostra alleanza con Fini» voi vi fidate ancora di lui? Che garanzie ritenete vi possa dare? «E infatti il problema è proprio questo e bisogna porselo senza nessuna ipocrisia. E' difficilissimo arrivare a un'intesa con un personaggio dell'inaffidabilità di Bossi». Se lei lo ritiene inaffidabile, perché mai sostiene che bisogna discutere con lui la questione del candidato a sindaco di Venezia? Non è una contraddizione? «No, perché in tutto il Nord, inclusa Venezia, l'elettorato moderato è maggioritario rispetto all'Ulivo. Perciò io credo che occorra trovare il modo di mettere insieme tutto questo elettorato. I cittadini che votano per noi e quelli che vo¬ tano per la Lega sono dei moderati ed è giusto che siano rappresentati se sono la maggioranza nel Settentrione». Veramente non tutti gli elettori leghisti possono essere definiti dei «moderati». Lei farebbe rientrare in questa categoria quelli che inneggiano alla secessione? «In realtà quelli che pensano sul serio che sia indispensabile la secessione sono una minoranza sparuta». Insomma, Berlusconi, Bossi e Fini di nuovo insieme come ai «bei tempi»? «No, io penso ad una cosa diversa, cioè a un'operazione che nasca dal basso, dal nostro elettorato, quello del Polo e quello della Lega. Per que¬ sto, secondo me, dobbiamo innanzitutto appellarci tutti a quelli che ci hanno votato. Un'intesa su queste basi è possibile, mentre quello che non si può fare è un brutale accordo di potere come quello che sembra ipotizzare Bossi. Per questo motivo ritengo che sia utile aprire il confronto, per vedere se è possibile coinvolgere tutti i moderati». Ma rimane l'interrogativo a cui lei non ha risposto prima. Bossi vorrebbe un candidato della Lega: voi del Polo siete disposti ad accettare questa ipotesi? «Il candidato non dovrebbe essere leghista, ma un esponente della società civile: è questo il modo per unire tutti i moderati. Un personaggio del genere non è difficile da trovare. Vede, io non sono in condizione di fare delle previ sioni, non posso dire adesso come andrà a finire questa vicenda, però credo che per quanto Bossi possa essere inaffidabile alla fine la ragio ne prevarrà sugli interessi di parte, e la ragione dice che i moderati sono tanti, ma divisi, e che bisogna unirli». [m. t. m.] Enrico La Loggia

Persone citate: Berlusconi, Bossi, Enrico La Loggia

Luoghi citati: Venezia