Un'ora e mezzo con l'Africa padrona

Unirci e mezzo con l'Africa padrona Unirci e mezzo con l'Africa padrona Gli uomini del Continente nero non hanno rivali quest'oggi sulle siepi, 1500 e diecimila ATENE DAL NOSTRO INVIATO Meno di un'ora e mezzo dovrebbe bastare, quest'oggi all'Africa, per ribadire che i suoi corridori - non importa se figli dell'altopiano o meno - sono i più forti. Con il viatico delle vittorie di ieri della keniana B arsosio nei 10 mila e del sudafricano Corbett nel giavellotto oggi, nel giro di 90 minuti si disputeranno infatti le fin ah maschili di 3000 siepi, 1500 e 10000 e delle nove medaglie in palio è difficile pensare che una possa sfuggire al Continente nero. I favoriti hanno nomi illustri, Kiptanui, El Guerrouj e Gebrselassie, espressioni di differenti terre e culture, ma i loro rivali sono pronti a dar battaglia, rinunciando ai giochi di squadra. 3000 siepi. Moses Kiptanui, il keniano primatista del mondo che ha già programmato anche di tentare di battere il suo record a Zurigo, deve guardarsi prima di tutto dai suoi connazionali, Bernard Barmasai e Wilson Boit Kipketer. Specie quest'ultimo, affinatosi nel Fila Team del prof. Rosa, tecnico e studioso bresciano di capacità riconosciute in tutto il mondo, è pronto a recitare il ruolo dell'irriverente guastafeste. «Farò del mio meglio per battere Moses» non si nasconde il Wilson, 24 anni. E Paul Tergat, suo ideale tutore, garantisce perché queste parole non vengano intese come una sbruffonata. Assente purtroppo Larnbruschini, l'unico bianco ad aver intaccato la supremazia keniana con i bronzi di Stoccarda (Campionati mondiali) e Atlanta (Olimpiade), cercheranno di evitare che il podio sia tutto keniano il saudita Al Asmari e il marocchino El Khatabi. 1500. La finale iridata può ratificare il passaggio dell'ideale testi¬ mone di leader della specialità da Morceli a El Guerrouj. Quest'ultimo già ad Atlanta avrebbe potuto battere l'algerino, se non fosse inciampato a un giro dalla fine proprio nella scarpa del rivale. Adesso è il giorno dell'attesa rivincita. Il marocchino appare leggermente più forte, in crescita, anche se lamenta qualche disturbo fisico; l'algerino sa l'importanza della posta in palio e che per restare lui il numero uno non può permettersi di perdere dopo anni di dominio. Per gli altri, dal keniano Rotich al qatarino Suleiman, il traguardo ragionevole è quel bronzo che fa legittimamente gola anche a due spagnoli, l'esperto Cacho e l'emergente Estevez. 10000. Si preannuncia come una delle finali più affascinanti dei Mondiali: etiopi, keniani e marocchini hanno tre elementi ciascuno. A cercare di battere Gebrselassie proveranno Paul Tergat e Ibrahim Hissou. Nell'ordine i tre occuparono il podio olimpico di Atlanta. Il keniano, tre volte campione mondiale di cross (l'ultima in marzo a Torino, davanti a Hissou), si è preparato a St. Moritz e i ragguagli filtrati dei suoi allenamenti fanno impressione. «Sul piano cronometrico - spiega il prof. Rosa, pronto a scommette- re sul suo pupillo al di là di una ragionevole prudenza - Paul vale Gebre. Dove l'etiope ha avuto finora qualcosa in più è nelle gare in cui ci si batteva per vincere e non solo per il tempo. Tattiche particolari non ci saranno, anche tra connazionali, perché ciascuno ha le proprie mire. Gebre per i risultati fin qui ottenuti in pista è il favorito: ma può diventare battibile se arriva stanco ai 600 finali. Per questo occorrerà dar ritmo alla corsa e ogni tanto strappare con violenza. Tergat può vincere per la testa che ha. Quando dice "per battermi devono uscire morti", bisogna credergli. E ben lo sa Gebrselassie che lo scorso anno ha pagato caro il successo di Atlanta. E d'altronde Paul ha centrato la sua stagione su due appuntamenti, questo mondiale e il meeting di Bruxelles a fine agosto, dove tenterà di migliorare il record del mondo». L'Africa, con crescente rivalità tra i suoi campioni, è dunque pronta a dare l'assalto alle medaglie. E c'è da star sicuri che darà anche spettacolo: prepariamoci ad applaudire. lg. bar.] E ADESSO, GLI AFRICANI ETIOPIA V gebrselassie: 10000 TUM0: maratona roba: maratona F k0men e NYARiKI: 5000 tergat: 10000 kiptanui: 3000 SIEPI barsosio: 10000 FI NAMIBIA FREDERICK; 200 MOZAMBICO mutola: 800 F HANNO GIÀ' VINTO L'ORO Il marocchino El Guerrouj (a sin) stella dei 1500 metri L'etiope Gebrselassie grande favorito nei 10.000