RONALDO ruba la scena a BAGGIO

Ganz-gol: l'Inter vince a Bologna Ganz-gol: l'Inter vince a Bologna RONALDO rubakscenaa BAGGIO BOLOGNA DALL'INVIATO Abbiamo notato, fuori dallo stadio di Bologna, un reperto da archeologia del tifo: il cappellino con la coda alla Baggio che non si vendeva più o meno dal tempo del Mondiale. I bolognesi lo compravano. E, giacchè è difficile creare cappelli con la pelata, abbiamo visto magliette simil-Ronaldo calarsi su toraci di opulenti interisti. La par condicio dei Fenomeni è sopravvissuta sulle bancarelle, come (lo si è capito nel match vinto per 1-0 dall'Inter) non può più resistere alla prova del campo. Baggio e Ronaldo sono ormai entità diverse ammesso che prima fossero comparabili: l'uno è ancora talentuoso se sta fermo, l'altro fa vibrare i difensori all'accenno di uno scatto; l'uno è agli ultimi e splendidi bagliori oggi compromessi da una condizione atletica balbettante, l'altro ha una vita con il pallone dorato davanti a sè, sebbene gli italiani gliela complicheranno un poco. Soprattutto l'uno gioca insieme al Bologna, che vuole dire Mangoni, Magoni, Nervo, e l'altro quando cerca un collega trova Djorkaeff, Simeone e il furetto Ganz, il vero uomo-gol dell'Inter. «El segna semper lu», cantano i tifosi dell'Inter ed è una verità. Nel primo tempo, l'unico da considerare nelle partite d'agosto, Ganz ha colpito la traversa al 34', in gi¬ rata dall'altezza del dischetto, e ha realizzato il gol decisivo sul lancio di Djorkaeff e il bel sonno di Brunner, un portiere al Valium. La presenza di Ronaldo che impegna con il suo solo nome due difensori gli rende la vita più facile e ne fa il primo tra i cannonieri dell'Inter. Paradossalmente è il Fenomeno che lavora per Ganz e non viceversa. Senza contare che nel futuro non troppo remoto si affaccia nell'Inter l'ipotesi di un Recoba a tempo pieno. Il ragazzo ha un tiro devastante, ha colpito la traversa da 40 metri. Djorkaeff trema. Dicevamo che il parallelo tra Baggio e Ronaldo è impietoso. Meglio fermarsi alla prima immagine, mentre si lasciano fotografare abbracciati e sorridenti a centrocampo: in realtà a nessuno dei due frega niente dell'altro, ma fa parte dello show che due oche arricchiscono zampettando per il campo finché mani robuste non le consegnano agli inservienti e, forse, alle teghe. Bologna e Inter giocano entrambe con tre difensori e cinque centrocampisti, più Fontolan e Baggio da una parte, Ronaldo e Ganz dall'altra. Il brasiliano si vede al 9', con la complicità di Carnasciali cui ruba la palla che scaglia, rapida, di destro. Brunner para. Il Codino si esibisce al 10', con una finta di corpo che lo porta davanti a Pagliuca: le movenze baggesche non sono fluide e il portiere gli intercetta la palla con la gamba mentre l'altro prova a saltarlo. E' l'unico scampolo del Baggio che fu. Lentamente scompare fino a restarsene negli spogliatoi nell'intervallo. Corricchia per calciare le punizioni e i corner e serve buoni assist nei corridoi della difesa interista. Pare poco ai bolognesi che si attendevano altro per ripetere l'ultimo campionato e puntare alla zona Uefa: abbiamo qualche dubbio che basti Andersson per arrangiare le cose in attacco. Marocchi con un sinistro sul palo al 38' e con un tiro respinto da Pagliuca ad inizio di ripresa risulterà il più pericoloso; il nero Kallon il più simpatico tranne a Paghuca che gli assesta (perchè?) un paio di calci nel fondoschiena, affettuosi ma non troppo. Neppure l'Inter affascina. Ronaldo usa le stesse armi che in Spagna l'hanno portato a 34 gol in 36 partite. Parte sulla linea dei difensori e piazza lo scatto. Ma capisce in fretta che in Italia le difese ti mettono in fuorigioco e se scatti te ne trovi addosso due. Torrisi non lo molla e il Fenomeno dopo 30' passati a fare il paracarro in avanti prova a rientrare per caricare lo sprint. Non fulmina (buono però un tiro angolato al 34') tuttavia tiene gli avversari in apprensione e l'impatto psicologico è forte. Inoltre, quando trova lo slalom bisogna affondarlo in malo modo. E' ovvio che il Ronaldo attuale non è uomo da follie. Crescerà e comunque è un affare. Lo dicono gli economisti. Anzi l'hanno detto al Guerin Sportivo. C'è chi ha calcolato che in 9 anni il brasiliano renderà all'Inter almeno 400 miliardi, più del doppio di quanto ha investito Moratti per comprarlo e per ingaggiarlo. Altri spingono la media dei proventi generati dal Fenomeno a una settantina di mi¬ liardi all'anno, fate voi i conti per sapere dove arriva la frontiera del business e che furbata è riuscita all'Inter. Moratti incrocia le dita perchè le previsioni degli economisti sulla Borsa e sulla lira hanno bruciato spesso delle fortune ma forse nel calcio è più facile: per quest'anno l'effetto Ronaldo ha già prodotto nuovi contratti, l'aumento dei vecchi e 40 mila abbonati con 20 miliardi e 11 milioni di incasso. L'operazione recupero è avviata. Marco Ansaldo Il Fenomeno sarà un grande affare Per gli economisti renderà a Moratti almeno 400 miliardi A ruba fra i tifosi il cappellino con il codino di Robi ma all'ex milanista manca il ritmo della gara e concede solo rari scampoli della sua classe Il brasiliano mette i rivali in soggezione; Torrisi non lo molla mai ma quando parte servono solo i modi bruschi a fra i tifosi pellino con no di Robi x milanista nca il ritmo e concede ri scampoli sua classe ebuttato al Dall'Ara oblu formando con ndem d'attacco: ha con un solo lampo R che non si vendeal tempo del Monsi lo compravano. cile creare cappelabbiamo visto manaldo calarsi su toi interisti. La par nomeni è sopravncarelle, come (lo match vinto per 1-0 uò più resistere almpo. naldo sono ormai mmesso che prima abili: l'uno è ancoe sta fermo, l'altro siili a O Ronaldcocampionha lavo'InRotes in nno gol rtite. nea i e tto. in Itae ti oricatti adorrilla e doti a arro va a carint. mina un RigLa FbeffFIRENcentinaed eccostro cado-BagMemoridi 45' nna, concondo lovviam(aI teI kssa re Ronaldo ieri ha fatto la conoscenza con le difese che incontrerà nel campionato italiano: controllatissimo, ha lavorato più per Ganz che per sé Robi Baggio ha debuttato al Dall'Ara con la maglia rossoblu formando con Fontolan il tandem d'attacco: ha giocato 45' con un solo lampo

Luoghi citati: Bologna, Italia, Spagna