Negri scrive a Marini

Negri scrive a Marini Negri scrive a Marini Sull'indulto lettera dal carcere del professore al segretario ppi ROMA. «Onorevole, venga qui che ne parliamo». Il tono non è così perentorio, ma il senso della lettera è questo. Dal carcere di Rebibbia dove il 1° agosto ha compiuto 64 anni, Toni Negri ha scritto al segretario del partito popolare Franco Marini, invitandolo in prigione per discutere del problema dell'indulto. Dentro la maggioranza dell'Ulivo, è proprio il ppi ad aver posto i principali ostacoli al disegno di legge in favore degli ex terroristi, ed evidentemente Negri intende approfondire il tema con il loro leader. La notizia è stata diffusa ieri dal direttore de II Tempo Gian Paolo Cresci, il quale nell'articolo di fondo scrive: «L'atteggiamento prudente di Marini e dei deputati popolari, che sul problema dell'indulto si sono dissociati dalla sinistra, merita apprezzamento. I popolari non possono dimenticare che gli anni di piombo costarono la vita a Moro, Ruffilli, Bachelet e tanti altri». La lettera di Negri, dice Cresci, è lunga e parla non solo dell'indulto, ma più in generale delle questioni legate al terrorismo. Marini non ha ancora risposto se accetterà l'invito del professore. [r. r.] Toni Negri, detenuto a Rebibbia

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