No smoking anche in cortile di Franco Pantarelli

Unica eccezione, «gli incaricati di operazioni top secret» Unica eccezione, «gli incaricati di operazioni top secret» No smoking anche in cortile Clinton vieta ilfumo ai dipendenti pubblici NEW YORK NOSTRO SERVIZIO Essere fumatori negli Usa è come si sa una colpa gravissima, superata soltanto - almeno agli occhi degli americani che vivono lontano da Washington - da quella di lavorare per il governo. Ora, per chi raccoglie in sé queste due qualifiche, cioè è un fumatore e per di più dipendente pubblico, sta per arrivare la giusta punizione. Entro questa settimana Bill Clinton firmerà un «executive order» destinato a bandire il fumo da tutti i palazzi governativi: ministeri, enti, istituzioni varie. E siccome il Presidente vuole evitare che davanti a quei palazzi si ripetano quelle scene che - con le iniziative simili prese già da tante compagnie private - sono diventare ormai parte del paesaggio delle città americane (cioè i grappoli di persone che se ne stanno fuori dei posti di lavoro a fumare), il bando sarà esteso anche agli ingressi dei suddetti palazzi e perfino ai giardini. La ragione ufficiale, che il portavoce di Clinton Mike McCurry è stato costretto a fornire ieri, dopo che il «Washington Post» aveva dato la notizia che l'ordine è ormai pronto per la firma, è che il Presidente «è molto preoccupato della salute degli americani e questa preoccupazione si estende ovviamente anche ai dipendenti pubblici». Non si sa se è un caso, ma questo repentino ritorno in auge di quell'«executive order», che era già stato preparato due anni fa e poi dimenticato, arriva praticamente all'indomani della pubblicazione dell'ultimo articolo scritto dalla moglie Hillary, che tiene una rubrica settimanale su vari giornali. In quell'articolo Hillary se la prende con i registi di Hollywood che ancora non hanno afferrato in pieno i pericoli della nicotina. Nell'ultimo film di Julia Roberts «Le nozze del mio migliore amico», per esempio, lei «fuma quando è nervosa, fuma quando è stanca, fuma quando è contenta. Insomma fuma sempre», scrive Hillary nascondendo a fatica il suo sdegno; per non parlare del solito «Independence Day», il cui momento peggiore non è quello in cui la Firt Lady muore ma quello in cui Wul Smith e Jeff Goldblum celebrano la vittoria contro i cattivi alieni, con relativa salvezza dell'intera umanità, facendosi un gigantesco sigaro (anche il marito di Hil- lary è uso celebrare le buone notizie con un sigaro, ma questo è un altro discorso). Ci saranno comunque due eccezioni, nell'«executive order» che il Presidente sta per firmare. Una è squisitamente tecnica e consente la creazione di una «zona fumatori», ma solo nei palazzi pubblici che si siano dotati di un locale «fuori mano e con ventilazione indipendente diretta verso l'esterno»; l'altra è invece fortemente politica perché si basa nientemeno che sulle esigenze della sicurezza nazionale. Saranno infatti esenti dal divieto di fumare tutti quei dipendenti pubblici che si troveranno impegnati in «attività segrete» o coinvolti in «situazioni diplomatiche o militari» in cui il fumare risulti «essenziale al buon compimento della loro missione». Franco Pantarelli Bill Clinton ha dichiarato guerra al fumo ma per festeggiare una buona notizia è solito concedersi un sigaro

Persone citate: Bill Clinton, Clinton, Jeff Goldblum, Julia Roberts, Mike Mccurry, Wul Smith

Luoghi citati: Hollywood, New York, Usa, Washington