«Belgrado ci consegni Karadzic»

L'Ue rompe i contatti con gli ambasciatori bosniaci: sono tutti musulmani L'Ue rompe i contatti con gli ambasciatori bosniaci: sono tutti musulmani «Belgrado ci consegni Karadiic» L'inviato di Clinton da Milosevic ZAGABRIA NOSTRO SERVIZIO Richard Holbrooke, l'inviato speciale del presidente Bill Clinton che nel novembre del '95, con gli accordi di Dayton, riportò la pace in Bosnia, ritorna nell'ex Jugoslavia. Principale tappa del viaggio Belgrado, dove Holbrooke chiederà al presidente jugoslavo Milosevic la testa di Radovan Karadzic, l'ex leader serbo-bosniaco accusato di crimini di guerra dal Tribunale Internazionale dell'Aia. Gli Stati Uniti, preoccupati del ritorno di Karadzic sulla scena politica, rimproverano a Milosevic di non aver rispettato gli impegni firmati a Dayton per consegnarlo alla Corte. Se Belgrado non cambierà atteggiamento, Washington è pronta a nuove sanzioni economiche contro la federazione serbomontenegrina. Annunciando l'arrivo di Holbrooke i giornali di Belgrado hanno accusato gli Usa di ricorrere ai suoi metodi da cowboy per estorcere con le minacce nuove concessioni ai serbi. Richard Holbrooke, che accompagna la delegazione americana guidata da Gelbard, l'attuale inviato di Clinton per l'ex Jugoslavia, assisterà oggi a Spalato al vertice tra il presidente croato Tudjman e quello bosniaco Izetbegovic. L'incontro tra i due, più volte rimandato per divergenze politiche, è stato fissato dagli stessi americani che vogliono salvare a tutti i costi il piano di pace per la Bosnia seriamente minacciato da continue violazioni degli accordi di Dayton. Sanzioni diplomatiche contro Sarajevo sono state intanto proposte dalla presidenza lussemburghese dell'Unione Europea. I Quindici sono stati invitati a interrompere i contatti con gli ambasciatori bosniaci nei loro Paesi, nonché in Paesi terzi, perché le autorità di Sarajevo non hanno rispettato le scadenze per la nomina dei nuovi diplomatici fissate lo scorso 30 maggio al summit europeo di Sintra, in Portogallo. Tutti gli ambasciatori attuali sono stati nominati dai musulmani di Izetbegovic, mentre l'accordo prevedeva un'equa ripartizione delle sedi diplomatiche tra musulmani, serbi e croati. La Presidenza lussemburghese dell'Ue ha tuttavia precisato che questo non significa rompere le relazioni diplomatiche con la Bosnia. Dall'ufficio dell'alto rappresentante per gli affari civili in Bosnia, Carlos Westendorp, fanno sapere che una soluzione definitiva per i nuovi ambasciatori potrebbe essere trovata giovedì, alla riunione del Consiglio dei ministri di Sarajevo, a cui dovrebbe assistere lo stesso Holbrooke. «Per il momento non ci saranno nuove sanzioni contro la Bosnia, anche se è scaduto un altro termine, quello in cui doveva essere adottata la nuova legge sulla nazionalità e i pas- saporii», ha dichiarato il portavoce di Westendorp, Simon Haselock. Il ministro degli Affari Esteri tedesco, Klaus Kinkel, ha condannato ieri le violenze dello scorso fine settimana a Jajce, in Bosnia Occidentale, quando cinquecento profughi musulmani sono stati espulsi dai croato-bosniaci. Bonn congelerà gli aiuti a Jajce finché non verrà fatta l'inchiesta e puniti i responsabili. Ma ieri, in un incontro d'urgenza a Sarajevo, le massime autorità della federazione croato-musulmana hanno raggiunto l'accordo per il libero ritorno a Jajce di tutti quelli che vi vivevano prima della guerra, con la massima garanzia di sicurezza per ognuno. Un incidente simile è accaduto a Vogosca, nei pressi di Sa- rajevo, dove alcune centinaia di musulmani, per lo più donne e bambini, hanno impedito a una decina di profughi serbi di ritornare alle loro case. Dalla Bosnia viene una nuova preoccupazione per il governo britannico. La principessa Diana ha infatti annunciato la sua intenzione di visitare questo Paese nel quadro della sua campagna antimine. Si tratta di una visita privata nel prossimo futuro, ha confermato il portavoce dell'ex moglie del principe Carlo. Londra è imbarazzata per un possibile incontro della principessa con la presidente della Croce Rossa della Republika Srpska, l'entità serba di Bosnia, nota per essere la consorte di Karadzic. Ingrid Badurina Holbrooke: siamo pronti a riprendere l'embargo contro i serbi A destra Slobodan Milosevic a sinistra Richard Holbrooke