Traditore? No, sono un dc deluso dal Polo di Cesare Martinetti

Traditore? No, sono un eie deluso dal Polo La Calabria verso il ribaltone: parla uno dei 7 consiglieri che hanno lasciato la maggioranza « Traditore? No, sono un eie deluso dal Polo » Un transfuga accusa: il centrodestra non sa combattere la mafia LAMEZIA DAL NOSTRO INVIATO H traditore? Eccolo qua. Arriva all'appuntamento sfumacchiando e saltellando su stivaletti di pitone che piacerebbero a Little Tony, sfodera un sorriso guardingo, vorrebbe parlare di politica ricordando Moro, i morotei, gli anni - si presume belli - della de governata dagli intellettuali della Magna Grecia De Mita e Misasi. E invece noi lo guardiamo come uno dei sette calabresi che hanno tradito il Polo, stanno per consentire il ribaltone alla Regione e costituiscono tutti insieme l'esplosiva contraddizione meridionale che sta rovinando l'estate a Berlusconi & Fini. Gli chiediamo se si senta un traditore. Ma lui risponde di no. Un ex democristiano pentito? «Assolutamente no». E dunque? «Un democristiano pentito del Polo». Ed emerge così la verità di un fenomeno politico che non è solo calabrese. Massi, questo signore piccoletto e persino allegro nonostante il fatto che (insieme ad altri tre dei sette fuggiaschi del Polo) sia stato minacciato, è l'archetipo umano e politico del ritorno dell'eterna de, quasi un'autobiografia vivente del politico meridionale. Si chiama Sergio Stancato, ha 48 anni, una catena d'oro al collo, l'unghia del dito mignolo cresciuta e curata. Vive a Paola, fa il medico di base, ha mille e 500 mutuati, lo studio in via Nazionale, dove dieci giorni fa, verso sera, ha ricevuto due telefonate. La prima diceva, più o meno: «Per le cose della Regione, attento a quello che fai». La seconda, dieci minuti dopo: «Leggi sul giornale cos'è successo a Bova...». Ha preso il giornale e ha visto che era successo un omicidio. Il telefonista ero lo stesso. «Accento reggino», precisa lui. Fino ad ora il dottor Sergio Stancato non ha denunciato la minaccia alla polizia. Dice che «sono fatti suoi», che non voleva creare scombussolamenti in famiglia (moglie e due figli di 19 e 2 anni). E - infine che non vedeva, e tuttora non vede, l'utilità di una denuncia: «A che serve?». Come se non ci fosse soluzione di continuità tra il linguaggio e i gesti della politica e della mafia. Ascoltando minacce «mafiose», il dottore Stancato non ha avvertito il suono di una rottura legale, del compimento di un reato: «A che serve denunciare?». Già. Alle elezioni regionali del '95, candidato per il ecd (il frammento de del Polo della ditta Casini & Mastella) il dottore ha preso 2 mila e 500 voti, il 21 per cento del suo collegio. Un trionfo. Merito della bandierina con la vela del ecd? Neanche per sogno, dice lui: «Hanno votato per me». Stancato racconta quasi con dolore la rottura personale che si sta consumando tra lui e Clemente Mastella: «Sono sempre stato affettuosamente legato a lui, una delle poche persone che porta avanti le ragioni del Sud». Nessuna ansia di tradimento dell'«elettorato», che ai suoi eletti non chiede opinioni politiche, ma posti di lavoro. Racconta il dottore che l'altro giorno, mentre stava comprando l'abbronzante in una profumeria di Cosenza, un signore s'è avvicinato e gli ha detto: «Andate avanti, noi vi sosteniamo». Ma più ancora di quel signore è importante il sostegno che Stancato ci dice di aver ricevuto da Carmelo Puja, grande vecchio della de calabrese di osservanza andreottiana. An dice che Puja sta pilotan¬ do il ribaltone; la sua benedizione è arrivata ad operazione compiuta: «Avete un avvenire». È Stancato rivela che da tutto il Sud sono arrivate telefonate di ex de in sofferenza nel Polo. Poi aggiunge che la maggioranza di centro-destra non ha un'idea contro la mafia e che in due anni e mezzo non ha prodotto un solo posto di lavoro e che tutto il buono che s'è fatto è stato grazie alla spinta delle sinistre. «Qui la situazione è drammatica - dice - e i miei mutuati mendicano anche solo un'ora di lavoro...». Come rispondergli? Forse col ribaltone che sta maturando a Reggio. Oggi si riuniscono i 13 dell'Ulivo più i sette dell'ex Polo. Si fa la giunta? Cesare Martinetti Il leader del Polo Silvio Berlusconi

Luoghi citati: Bova, Calabria, Cosenza, Grecia, Reggio