«Quei prestiti il mio errore» Replica a Vigna di R. M.

«Quei prestiti il mio errore» «Quei prestiti il mio errore» MILANO. Antonio Di Pietro replica a Piero Luigi Vigna, il procuratore nazionale antimafia che aveva espresso non poche riserve sull'ex magistrato simbolo di Mani pulite. «Vigna ha preso un abbaglio», risponde Di Pietro, dalle colonne della sua rubrica sul settimanale «Og- «Prendersela con me non mi convince. Sembra proprio che ne faccia una questione personale», scrive Di Pietro. Che prima attacca: «Io non sono più magistrato da anni e, viceversa, il Parlamento è pieno di magistrati ancora in servizio». Poi, nel rispondere a Vigna, Di Pietro ammette - ed è la prima volta - che fu un errore prendere quei 100 milioni da Giancarlo Gorrini, il patron della Maa assicurazioni, all'origine dei (primi) guai giudiziari dell'ex ministro di Montenero di Bisaccia. L'ammissione è solo l'ultimo capitolo del travagliato rapporto tra Vigna e Di Pietro. Già ai tempi dell'inchiesta dell'autoparco della mafia, quando Vigna era procuratore capo a Firenze, non mancarono accuse, insinuazioni e dichiarazioni al vetriolo. Oggi che Vigna è procuratore antimafia e Di Pietro spera di tornare alla politica, i toni tornano ad essere più morbidi. A partire proprio da Di Pietro che dalle colonne di «Oggi», almeno su un punto dà ragione a Pier Luigi Vigna. «Vigna non apprezza che io, quando ero magistrato, abbia chiesto soldi in prestito», esordisce Di Pietro. «Su questa questione, col senno di poi, non posso che dargli ragione. Ho sbagliato, ma non posso tornare indietro, posso solo fare tesoro di quest'altro insegnamento», incassa l'ex magistrato di Mani pulite. Poi Di Pietro passa al fervorino: «Sono orgoglioso però di aver dimostrato con i fatti che personalmente non ho subito alcun condizionamento, tanto è vero che quando si è trattato di fare il mio dovere di pubblico ministero, l'ho fatto senza guardare in faccia a nessuno, amici o nemici che l'ossero». Il riferimento è alla prima indagine aperta a Brescia. Quella finita con l'archiviazione delle accuse mosse a Di Pietro, dopo la storia dei 100 milioni, delia Mercedes e dei rapporti non limpidi con il presidente della Maa assicurazioni che gli prestava soldi mentre era indagato da altri magistrati della stessa procura, [r. m.]

Luoghi citati: Brescia, Firenze, Milano, Montenero Di Bisaccia