Linea senza semafori di Grazia Longo

Linea senza semafori Linea senza semafori Torino-Moderne, 3 mesi di black-out TORINO. Povere ferrovie. Come se non bastassero le polemiche per gli incidenti e i morti, adesso salta fuori che nell'era della tecnologia e dell'alta velocità l'ente è costretto a ricorrere al preziosissimo personale per regolare il traffico di una linea dove i semafori sono spenti da una settimana e non potranno essere riparati prima di tre mesi. E tutto questo non su una linea minore, su un ramo secco destinato a scomparire, ma sulla Torino-Modane, principale via d'accesso a Parigi dal Nord-Ovest industriale. Il black-out avvolge tre piccole stazioni di mezza montagna. A ognuna di queste stazioni, il macchinista deve fermarsi, attendere l'arrivo di un funzionario, ricevere l'ok e compilare un modulo. La scelta di ricorrere agli uomini al posto dei più convenzionali semafori è parsa inevitabile dopo che un guasto elettrico ha fatto saltare la centrale operativa di queste stazioni della bassa Valle di Susa. Il meccanismo è sempre uguale, ogni giorno che passa, per tutti e 140 i treni che transitano da e verso Parigi. Non importa se sono treni rapidi o diretti. L'alternarsi del lampeggiante verde a quello rosso è stato sostituito dal rapidissimo saliscendi dal treno da parte di uno zelante ferroviere, incaricato di consegnare al macchinista il bollettino di viaggio. Il messaggio è di una chiarezza ineccepibile. Verde: «Proseguire senza indugio». Rosso: «Sostare per tempo X alla fermata Y». Davvero un bel regalo per tutti quei ferrovieri che vengono promossi dal ruolo di semplice comparsa alla biglietteria a quello di vero testimonial dello sviluppo tecnologico. Vuoi mettere il brivido di sostituire un semaforo? E dire che nel futuro di questo tratto ferroviario brilla la stella, lontana an- ni-luce, dell'alta velocità. Meglio accontentarsi di sistemi più conosciuti e artigianali. Tanto più che a Condove, Sant'Antonino e Avigliana i semafori umani sono oramai una leggenda, apprezzati come insostituibili recordmen. In meno di due minuti riescono, in maniera sorprendente, a salire e scendere dalla locomotiva per sbarazzarsi dell'incomodo bollettino. E poco importa se agli occhi di quei rari turisti francesi che osservano stupiti la scena dal finestrino possano apparire dei record-men, sì, ma dell'italico disservizio. Grazia Longo A ogni treno viene dato ii via libera con un modulo liÌft II M In un tratto della Torino-Modane il personale Fs è costretto a sostituire i semafori

Luoghi citati: Avigliana, Condove, Parigi, Sant'antonino, Susa, Torino